La Procura della Repubblica di
L'Aquila ha chiuso le indagini nei confronti di 3 indagati
ritenuti responsabili dell'incendio colposo (su area protetta e
con danno esteso) che il 5 agosto scorso a Campo Imperatore,
sulla piana di Fonte Vetica - nel Parco nazionale Gran
Sasso-Laga - ha prodotto danni per circa 1,1 milioni di euro,
con oltre 330 ettari di bosco distrutti. Il provvedimento del
sostituto procuratore Fabio Picuti ravvisa anche il reato di
favoreggiamento per altri due indagati, ritenuti responsabili di
aver portato via la canalina per cuocere la carne da cui era
nato il rogo, abbandonandola a circa 40 km di distanza, aiutando
a sviare le indagini. L'incendio era divampato a margine della
58/a Rassegna ovini di Campo Imperatore che aveva richiamato in
quota 30mila persone. Da questo rogo scaturì quello di
Rigopiano. Indagini del Nucleo investigativo di polizia
ambientale e forestale (Nipaf) dei Carabinieri forestali, in
collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria dei Cc.
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