"Si impone un fermo di qualsiasi
attività, in attesa di verificare le reali condizioni in cui la
Sile si sta muovendo. L'Amministrazione comunale, in questo
momento così difficile per il sistema produttivo, è al fianco
dei commercianti che non possono essere lasciati soli di fronte
all'insediamento di un nuovo mostro commerciale".
Lo dice l'assessore al commercio e alle attività produttive
del Comune di Chieti Carla Di Biase, che ha partecipato al
presidio di protesta contro l'avvio dei lavori del centro
commerciale ribattezzato 'Megalò 2'. Di Biase, che auspica un
tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati e chiede
che "la stessa solerzia dedicata alle questioni pescaresi da
parte del presidente della Regione Luciano D'Alfonso venga
applicata anche a quelle teatine, facendosi portatore degli
interessi del nostro capoluogo nel tavolo tecnico che verrà
convocato dal Comune di Cepagatti nei prossimi giorni, il cui
ufficio tecnico ha richiesto il rinvio della documentazione
necessaria per la ripresa dei lavori e la riattivazione del
titolo riabilitativo".
"'La città di Chieti non ha bisogno di un nuovo centro di
grande distribuzione che metterebbe in ginocchio il commercio al
dettaglio- aggiunge la Di Biase. Rimane inoltre il dubbio, per
nulla fugato dalle incertezze della Regione, sulla possibilità
tecnica di poter costruire in quell’area". "Come ha avuto modo
di evidenziare il sindaco Di Primio - conclude l'assessore -
oggi l'intervento denominato Megalò 2, a distanza di 15 anni
dall'approvazione del Prusst, ha perso tutta la sua attualità
perché sono mutate le condizioni socio-economiche cittadine".
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