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Pop.Bari: Procura, danno devastante

Popolare Bari, procura

Pop.Bari: Procura, danno devastante

'Enorme somma a imprese fallimentari persone legate a Jacobini'

BARI, 15 febbraio 2020, 19:08

Redazione ANSA

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"Il doloso progetto degli indagati è stato quello di salvare l'immenso potere di gestione del più grande istituto bancario meridionale, oltre che per arricchimento personale, a spese di 70.000 azionisti, la maggior parte costituita da pensionati, dipendenti, piccoli risparmiatori, che hanno sostanzialmente perso (attesa l'illiquidità) la incredibile somma di 800 milioni di euro raccolti. La sottrazione di questa enorme somma all'economia locale per finanziare imprenditori legati agli Jacobini in imprese fallimentari costituisce un devastante danno per l'economia meridionale". Lo scriveva la Procura di Bari nel provvedimento con cui, nel luglio 2019, chiedeva l'arresto degli ex amministratori della Banca Popolare di Bari, in particolare di Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, rispettivamente ex presidente ed ex co-direttore dell'istituto di credito, di Elia Circelli, responsabile bilanci della banca (tutti e tre finiti ai domiciliari il 31 gennaio) e dell'ex ad Vincenzo De Bustis Figarola (interdetto). magistrati che hanno firmato la richiesta di arresto - l'aggiunto Roberto Rossi con i sostituti Lidia Giorgio, Savina Toscani e Federico Perrone Capano - evidenziano la "gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dal reato. Nella specie non è stata contestata la truffa, ma non vi è dubbio che le omesse informazioni nei prospetti costituisca il reato di truffa", rilevano. "I funzionari - spiegano i pm - eseguivano gli ordini degli Jacobini, 'aggiustando' le poste contabili, indicando un utile sempre presente, così da creare una fiducia in capo ai clienti della Banca che sottoscrivono le azioni BpB inconsapevoli del rischio". Secondo le indagini, inoltre, "per perfezionare la raccolta del risparmio necessario alla propria ricapitalizzazione, veniva predisposto un programma di profilatura della clientela non idoneo a rendere edotta quest'ultima dei reali rischi derivanti dalla sottoscrizione degli strumenti finanziari emessi, tenuto conto dell'età, del grado di istruzione e delle esigenze di liquidità degli investitori". 
   

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