Per tanti, troppi anni,
il nome di Bussi sul Tirino, paese di 2500 abitanti della Val
Pescara, è stato associato alla mega discarica dei veleni. I
problemi sulla mancata bonifica dell'area restano, ma si guarda
avanti e si fanno i conti su una presenza turistica quasi da
record. "Non credo sia esagerato parlare di boom - dice il
sindaco Salvatore Lagatta - Già l'anno scorso avevamo registrato
una netta crescita di presenze che in questa stagione si è
ulteriormente consolidata. Siamo felici perché Bussi rappresenta
la porta del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e
grazie al bando per il Centro Visite abbiamo avviato un discorso
che sta dando grossi risultati. Con l'associazione Majellando si
sta sviluppando moltissimo la pratica sportiva della canoa lungo
il fiume Tirino e registriamo quotidianamente centinaia di
accessi. E non solo canoa, perché grazie a un'altra
associazione, 'Cavalcando la Valle del Tirino', si dà la
possibilità ai turisti di fare escursioni a cavallo e in bici
sui sentieri delle nostre montagne. Come Comune abbiamo
attrezzato un'area camper, le associazioni hanno lavorato alla
creazione di un'area pic-nic. Stiamo lavorando sulla
ricettività, vera carenza del comprensorio, e abbiamo in
progetto la creazione di un albergo diffuso. Stanno nascendo
tanti B&B, il paese, che qualche anno fa rischiava lo
spopolamento, oggi sta risorgendo grazie alle risorse del
territorio. Con il progetto di reindustrializzazione e di
rilancio turistico per Bussi sta iniziando una nuova vita".
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