"La Rivolta degli Eroi Ottobrini
è una ricorrenza che va oltre Lanciano ed ha un significato
universale e molto più ampio rispetto a quelli che furono tempi
difficili. Quei gesti di libertà rappresentano un punto di
riferimento sociale e storico verso le nuove generazioni, sempre
più assenti dal punto di vista della presa di coscienza e anche
dalle stesse manifestazioni". E' quanto dice lo scrittore
lancianese Remo Rapino, vincitore del Premio Campiello 2020 con
il libro "Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio", i cui
brani saranno letti durante le celebrazioni della Rivolta
Lancianese martedì 6 ottobre. "Bisogna sdoganare questi
disvalori sul passato - aggiunge Rapino - e arginare nuovi
comportamenti ed idee in cui si torna a parlare di fascismo,
intolleranza, differenze; bisogna aprire porte e porti verso la
tolleranza, riconoscendo la diversità. Altrimenti la parola
libertà resta vuota".
Negli anni scorsi Rapino ha anche scritto il libro "I ragazzi
che dicevano ok", editrice Carabba, in cui ha ricostruito i
fatti storici della Rivolta Lancianese attraverso i protagonisti
con la raccolta di testimonianze orali, scritte e letterarie.
"Un libro da diffondere ulteriormente nelle suole - aggiunge
Rapino - per parlare ai nostri giovani di quei ragazzi di 18
anni e dei loro gesti in tempi molto crudi".(ANSA)
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