E' arrabbiato ed amareggiato, e si
sente tradito sul piano umano, dopo essere passato da un accordo
che sabato scorso, in serata sembrava fatto, e che lo avrebbe
dovuto condurre, insieme a tre delle sue quattro liste,
all'apparentamento, da sottoscrivere entro le 13.30 di domenica,
con il candidato sindaco del centro sinistra Diego Ferrara, a
essere ''scaricato'' il mattino seguente, poco prima di
formalizzare l'accordo con lo stesso Ferrara. Bruno Di Iorio,
candidato sindaco civico che al primo turno delle elezioni
comunali di Chieti del 20 e 21 settembre, che per un pugno di
voti non è arrivato al ballottaggio con il candidato del centro
destra Fabrizio Di Stefano, oggi ha tenuto una conferenza
stampa per raccontare ciò che è accaduto. Iniziando dalla
richiesta di incontro fattagli da Ferrara, fino all'accordo
basato sulla condivisione di un programma e non solo. ''Ho
rinunciato a un discorso di neutralità perchè condividevo il
programma che avevamo pattuito e una corresponsione di quanto
avevamo guadagnato con il risultato elettorale - ha detto Di
Iorio - Alle 11.40 di domenica Ferrara mi ha chiamato dicendo
che ci avevano ripensato, che l'accordo non si faceva più perchè
c'era un veto personale da parte del centro sinistra che sta in
Comune' - ha sottolineato Di Iorio - e che lo stesso Ferrara non
voleva Caratelli - il candidato più votato della lista Azione
Democratica che ha sostento Di Iorio.
''Dalle 11 e 40 alle 12 -. ha detto ancora Di Iorio -
qualcuno di loro ha tentato di caricare Alessandro Marzoli'',
ispiratore della lista a Chieti Viva che pure sosteneva Di
Iorio. ''Alle 12 io sono stato scaricato, e dopo un'ora c'erano
già le foto con De Paolo Cesare a il quale ha sempre detto che
non si sarebbe apparentato con nessuno - ha detto ancora Di
Iorio. Io sono l'unico ad aver detto in diretta televisiva che
mi sarei apparentato con Diego Ferrara''. ''L'accordo non si è
fatto perchè ci hanno scaricato domenica mattina, senza neanche
darmi il tempo di poter dialogare con altre correnti, non
l'avrei mai fatto perchè sono civico, ma ho subìto anche la
scorrettezza politica di non poter dialogare con gli altri per
cui, siccome privilegio l'aspetto umano, questo signore con me
ha chiuso, così tutta la coalizione di centro sinistra''. Per Di
Iorio in questa vicenda conta sopratutto l'aspetto umano: ''Per
chi mi tradisce sul piano umano croce nera - ha detto - qui non
c'entra più la politica, non è più condivisione di programmi,
è un discorso di persone umane''. Quanto a possibili indicazioni
di voto in vista del ballottaggio del 4 e 5 ottobre, Di Iorio
chiude cosi: ''Sono un civico e non so come faranno i miei
alleati che hanno un'estrazione politica. Io sono neutrale, ma
che cosa voterà Bruno Di Iorio penso che lo avete capito. Spero
che i miei elettori, che mi hanno apprezzato e riempito di
gratificazioni seguiranno Bruno Di Ior
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