Le associazioni
Italia Nostra Sezione Lucia Gorgoni di Pescara, Comitato Saline
Marina Pp1 Montesilvano, Associazione Città Futura Montesilvano
e Montesilvano Anno Zero hanno diffidato il Comune di
Montesilvano dall'attuazione di un piano di potatura di duemila
alberi per un costo di 100 mila euro annunciato venerdì scorso
con appalti "alle imprese amiche del cestello e della motosega".
Le associazioni "saranno lì per documentare, chiedere il
rispetto del Regolamento del Verde e delle prescrizioni dei
Criteri Ambientali Minimi per il verde pubblico (D.M. Amb.
10-03-2020) ed eventualmente per denunciare i responsabili per
il danno erariale ed ambientale arrecato.
Vogliamo collaborare per qualificare; insieme agli
amministratori, la nostra città, ma a nessuno abbiamo lasciato
il diritto di farne impunemente quello che crede".
"Un tempo - spiuegano le associazioni in una nota - le
potature venivano effettuate da esperti giardinieri, che
conoscevano il portamento verticale dell'albero e rispettandolo
agivano di conseguenza. Esse erano fatte per vari motivi, ma
sempre nel rispetto della fisiologia della pianta. Oggi vediamo
superfici di taglio irrecuperabili per l'albero, tagli piccoli e
grandi, sul fusto e sui rami, che asportano corteccia e tessuti
in modo che l'albero non potrà mai richiudere la ferita di
taglio: solo bad practices. La consapevolezza più tragica da
parte nostra è quella di aver capito che queste pratiche, in
realtà, si fanno per spendere più soldi pubblici: facendo legna,
programmando interventi veloci e senza un controllo tecnico,
ammalando le piante così si dovranno spendere più soldi per
curarle e per abbatterle".
Le associazioni denunciano la mancanza di un "Piano del
Verde, un Censimento del verde, un Bilancio del verde, un
programma, una visione, la conoscenza della vegetazione. Non ci
sono progetti di restauro ambientale, di rigenerazione botanica,
di sistemazione e manutenzione delle aiuole e dei giardini, di
ripristino dei viali alberati, di miglioramento del verde
urbano, di piantumazione, di risarcimento delle fallanze e delle
piante vecchie e ammalate, di rimboschimento, piani colturali
per elevare lo standard comunale a 1 albero per abitante".
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