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Sisma L'Aquila, 8 anni per 'cancellare' ferite da circa 200 comuni

Ufficio speciale ricostruzione comuni cratere (Usrc) a pieno regime

Redazione ANSA

Promessa mantenuta - Ricostruzione dei comuni dell'Abruzzo a pieno regime

Nel 2015 ha mandato a regime un sistema di procedure che ha velocizzato l’apertura dei cantieri nei 56 comuni del cratere sismico e negli oltre 100 fuori: proprio quel “metodo vincente” ha permesso al responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc), Paolo Esposito, di recuperare in appena poco più di due settimane gli arretrati dovuti al blocco delle attività nei primi tre mesi del 2016 a causa della mancanza del potere di firma e quindi dell’impossibilità ad erogare contributi. Con la bollinatura, arrivata il 24 marzo scorso, della corte dei conti al suo contratto che era stato rinnovato per i prossimi tre anni dalla presidenza del consiglio dei ministri già a gennaio, Esposito, insieme ai suoi collaboratori, ha lavorato di continuo, per mantenere la promessa della totale ripartenza dell’attività entro il 6 aprile, giorno del settimo anniversario del terremoto che ha distrutto L’Aquila e il circondario causando la morte di 309 persone e il ferimento di oltre 1500.
Sono stati emessi 152 mandati di pagamento, oltre 120 determine a valle delle istruttorie in uscita entro il 5 aprile, e assegnati oltre 40 milioni di fondi per competenza e oltre 12 erogati per cassa: in pochi giorni sono state messe a tacere le polemiche e rientrate le tensioni soprattutto da parte delle imprese che senza fondi hanno rischiato in alcuni casi il fallimento.
“Si è trattato di un grande sforzo dal punto di vista organizzativo da parte della struttura, che ringrazio di cuore, nel segno di valori quali senso dell’urgenza, rigore e trasparenza, per onorare al meglio l’avvicinarsi dell’anniversario del 6 aprile 2016”, ha spiegato il manager pubblico (proveniente dal mondo delle aziende private) di origini abruzzesi che guida l’ente pubblico fin dalla sua costituzione, a fine 2012.

La previsione: in 8-10 anni cantieri finiti in comuni cratere.

Ora l’attività può tornare alla normalità, anzi alla speditezza del 2015. Forte di questo metodo che porta in tempi certi all’attivazione dei cantieri che potrebbe costituire un valore anche in altri ambiti pubblici nazionali, Esposito ha fatto una previsione sui tempi della ricostruzione: “La ricostruzione privata dei paesi del cratere potrà terminare, se si mantiene questo ritmo, in termini di progetti approvati nel 2022-2023 in termini di cantieri chiusi nel 2025. A livello di fondi, Esposito ha anticipato che c'è bisogno di almeno altri 3 miliardi di euro circa per la ricostruzione privata e pubblica.
“Questi paesi un giorno saranno ricostruiti - aggiunge Esposito - sarà un'opera pubblica di cui (l’Italia) i territori potranno credo essere orgogliosi davanti all’intera comunità. Saranno paesi ricostruiti con rigorosi criteri di sicurezza sismica, con un patrimonio storico e architettonico restaurato e riqualificato, di sicuro più belli e funzionali, anche se questo ovviamente dipende molto anche dalla capacità progettuale dei professionisti e dalle scelte delle singole amministrazioni comunali. Sono però convinto che la politica con gli strumenti a disposizione e azioni efficaci per stimolo delle attività economiche e sociali può dare un futuro a questi paesi". C’è da sottolineare che nella stragrande maggioranza si tratta di centri spesso capolavori di architettura medioevale, custodi di una civiltà rurale.

I numeri della ricostruzione

Nell’ambito della ricostruzione privata i cantieri attualmente “attivi” all’interno del cratere sono 602, mentre 634 sono quelli in funzione fuori cratere.
A proposito di abitazioni, su una stima di 23.200 inagibilità (di categoria B,C,E) nel Cratere alla data del sisma, ad oggi sono tornate agibili circa 4.126 abitazioni, mentre nel fuori Cratere sono circa 1.165 le abitazioni di nuovo agibili su una stima iniziale di circa 3.800 inagibilità.
Il valore finanziario dei contributi concessi sino ad oggi tra cratere e fuori cratere è di 1,4 Miliardi di Euro, incluse le abitazioni classificate A, con una netta impennata negli ultimi anni, quando il valore medio di concesso mensile è passato dai circa 11 milioni del 2013 agli attuali circa 30 milioni.

Nel 2016 fondi sufficienti ma sindaci devono andare spediti

Per il 2016 non ci saranno problemi finanziari: a disposizione ci sono 346 milioni, più un residuo di 60 milioni degli anni precedenti, che garantirà la copertura del fabbisogno di tutti i progetti che saranno approvati e che diventeranno cantiere.
“Tenuto conto del lavoro che svolgo – spiega ancora Esposito - non posso che essere ottimista, ed è per questo che spingo il territorio tutto a moltiplicare i necessari sforzi a fare presto, perché, in effetti quello che va contrastato è proprio il rischio dello spopolamento”.
Esposito aggiunge "che e' molto utile avere una proiezione realistica della durata presunta del processo di ricostruzione e un monitoraggio costante dell’andamento dei lavori e del flusso economico. Ad esempio se analizziamo i grafici si può notare che da 2013 si è avuta un'impennata del valore contributi concessi dal 2009 ad oggi. Prima il ritmo di concessione dei contributi era di 11 milioni di euro al mesi in media, oggi siamo sui 30 milioni al mese. Il che significa che la macchina comincia a girare a pieno regime, che stiamo andando nella giusta direzione".

Piani di ricostruzione

In riferimento ai Piani di Ricostruzione, per quanto riguarda l’avanzamento della programmazione economica dei 56 Comuni del Cratere, allo stato attuale risultano 47 Comuni con PdR pervenuto ad Intesa/Nulla Osta, 7 Comuni con PdR adottato (Tornimparte prossimo alla conclusione intero iter), un Comune con PdR prossimo all’adozione (Montorio), un Comune (Torre de’ Passeri) che non ha predisposto il Piano di Ricostruzione, per il quale USRC ha attestato la congruità del quadro programmatico delle risorse necessarie per la ricostruzione del centro storico.
Le risorse programmate attraverso i piani di ricostruzione dei 47 Comuni ad oggi pervenuti ad Intesa/Nulla Osta, sommate al quadro programmatico di Torre de’ Passeri, ammontano a circa 2, 74 miliardi di euro per gli interventi di ricostruzione privata ed a circa 0,33 miliardi di euro per la ricostruzione pubblica, per un valore complessivo di interventi programmati pari a 3,07 miliardi di euro. Per gli 8 Comuni non ancora pervenuti al Nulla Osta al Piano, si prevede un fabbisogno finanziario pari a 0,41 miliardi di euro per interventi di ricostruzione privata e 0,03 miliardi di euro per interventi di ricostruzione pubblica.

Opere Pubbliche

Come Opere Pubbliche 126 milioni di euro sono stati stanziati sinora dal Cipe 135 del dicembre 2012 per il Comuni del Cratere, ad oggi questo è lo stato di attuazione: 19 milioni di euro sono in fase di programmazione, per un numero di 33 interventi, 26 milioni di euro sono in fase di progettazione, per un numero di 41 interventi, 22 milioni di euro sono in fase di affidamento, per un numero di 51 interventi, 9 milioni di euro è il valore cantieri al momento “attivi”, per un numero di 29 interventi, 6 milioni di euro è il valore cantieri “conclusi”, per un numero di 25 interventi. I restanti 40 milioni di euro sono stati assegnati in via programmatica da USRC ai Comuni per ulteriori opere da attuare all’interno dei Piani di Ricostruzione. Infine, ai soggetti attuatori sono al momento stati erogati per cassa 9,3 milioni di euro.
Per le ATER della Province di Teramo, Pescara e Chieti, sono stati previsti in programmazione lavori per circa 27 milioni di Euro, ed una recente disposizione della Presidenza del Consiglio ha affidato l’attività istruttoria all’USRC.

Edilizia Scolastica

Sono 139 i milioni di euro ad oggi in dotazione del Piano Scuole Abruzzo: il Futuro in Sicurezza, gestito dall’USRC. Questo lo stato di attuazione: 21,5 milioni di euro sono in fase di programmazione, per un numero di 35 interventi, 57,6 milioni di euro sono in fase di progettazione, per un numero di 50 interventi, 31,1 milioni di euro sono in fase di affidamento, per un numero di 26 interventi, 23,4 milioni di euro è il valore cantieri al momento “attivi”, per un numero di 25 interventi, 4,8 milioni di euro è il valore dei cantieri “conclusi”, per un numero di 18 interventi.
Infine, ai soggetti attuatori sono al momento stati erogati per cassa 23,3 milioni di euro relativi al 3/o programma stralcio del Piano Scuole Abruzzo: il Futuro in Sicurezza, e 11 milioni relativi al 2/o programma stralcio del Piano Scuole Abruzzo.

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