Una mobilità rivoluzionata grazie alla tecnologia, ad un cambio culturale e – naturalmente – ad un fiume di denaro che si riverserà in Italia: 104 miliardi nei prossimi 10 anni, 60 dal Pnrr, il resto da legge di bilancio e dai fondi. Sono gli elementi emersi oggi nel a “Nuovi modelli di mobilità in Europa. La svolta tecnologica e la Vision Zero”, il convegno organizzato a Madonna di Campiglio da Asecap-Aiscat (le organizzazioni che raccolgono a livello europeo e nazionale le concessionarie autostradali) in collaborazione con l'Autostrada del Brennero e la Polizia di Stato. È stato Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, a indicare gli indirizzi del nuovo corso: “Distinguiamo due elementi – ha detto il ministro in video-collegamento con Campiglio - il primo ha a che fare con la pianificazione del sistema mobilità, il secondo è finanziario”. Il primo obiettivo – ha poi proseguito Giovannini – è quello della sicurezza, con interventi su rete stradale, ponti e viadotti. “I concessionari sono chiamati a trasformazioni forti e ad una revisione dei piani economico-finanziari: il Covid – ha detto ancora - ha colpito i bilanci di tutti i soggetti del trasporto, dalle autostrade alle aziende”. Diego Cattoni, presidente di Aiscat e direttore generale dell'Autostrada del Brennero, si è detto convinto che c'è la miglior condizione possibile – finanziaria, culturale e tecnologica - per rivoluzionare la mobilità: la transizione ecologica, con l'utilizzo di mezzi elettrici, ad idrogeno ed endotermici con combustibili alternativi, porterà - secondo Cattoni - ad un cambio di paradigma, e la strada non sarà più percepita come fonte di inquinamento atmosferico e acustico. “Sull'intermodalità, che porterà a far dialogare sistemi diversi, serviranno fortissimi investimenti – ha proseguito il presidente Aiscat - in parte garantiti dai fondi Pnrr”. Sul piano culturale, Cattoni ha sottolineato ciò che sta avvenendo a Los Angeles, città-simbolo di strade e parcheggi. “Per i Millennial della California l'auto e la patente non sono più un automatismo: utilizzano la tecnologia per avere a disposizione in un minuto un'auto con autista. Serve un sistema di regole per governare questa trasformazione e la collaborazione con le istituzioni sarà fondamentale, così come una regìa per avere un modello il più possibile efficiente”, ha concluso il presidente di Aiscat.
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Autostrada del Brennero