Le donne con lavoro precario
subiscono tre volte di più dei colleghi uomini attenzioni
sessuali indesiderate. Questa la situazione che emerge da una
ricerca coordinata dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza
e ora pubblicata su Plos One.
Dalla ricerca, effettuata ascoltando un campione di 63.966
lavoratori dipendenti, rappresentativo della popolazione attiva
europea di 33 paesi, emerge infatti che, lo 0,8% degli uomini ha
dichiarato di aver subito attenzioni sessuali indesiderate
nell'ultimo mese contro il 2,6% delle donne. Le donne, quindi,
riportano di essere state oggetto di attenzioni sessuali
indesiderate con una frequenza tre volte maggiore rispetto a
quella degli uomini.
L'avere subito molestie sessuali, nell'ultimo anno, è stato
segnalato dallo 0,4% degli uomini contro l'1,3% delle donne.
Anche in questo caso, le donne riportano di essere state oggetto
di molestie sessuali con una frequenza tre volte maggiore degli
uomini. Sia per gli uomini che per le donne, tuttavia, il
precariato lavorativo è risultato essere significativamente
associato a una maggiore prevalenza di attenzioni sessuali
indesiderate e di molestie sessuali. In particolare, gli uomini
con un impiego precario hanno evidenziato il 39% in più di
probabilità di ricevere attenzioni sessuali e il 58% in più di
probabilità di subire molestie sessuali rispetto a coloro che
invece hanno un lavoro stabile. Tra le donne, invece, le
lavoratrici precarie evidenziano il 28% in più di probabilità di
ricevere attenzioni sessuali indesiderate e il 17% in più di
probabilità di subire molestie sessuali, rispetto alle loro
colleghe che invece hanno un lavoro stabile e sicuro.
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