"Ci impegniamo alla compiuta realizzazione della affermazione che, tra i diritti fondamentali dell'uomo, vi sia quello al cibo. In tutti questi anni, produttività agricola e sistemi alimentari, catene di distribuzione e programmi di educazione al nutrimento, hanno consentito enormi passi in avanti. Ciononostante, il pensiero va ai milioni di bambini, donne, e uomini che in troppe parti nel mondo ancora soffrono la fame o rischiano di precipitare nel dramma della insicurezza alimentare. Una condizione che, cambi climatici e conflitti, con le forzate migrazioni che ne sono derivate e, adesso, la pandemia, hanno ulteriormente aggravato. Si stima che, nel 2020 soltanto, circa 100 milioni di persone in più vivano al di sotto della soglia di povertà". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dei 75 anni dall'istituzione della Fao. "È questo un momento di scelte decisive per l'intero pianeta, di un serio impegno globale, basato sul riconoscimento del valore dell'attività agricola, su un uso responsabile delle risorse naturali, sulla preservazione della biodiversità e degli ecosistemi, sul rafforzamento e la sostenibilità dei sistemi agro-alimentari di ciascuna comunità, al fine di assicurare una alimentazione sana e sufficiente".
Riflettori puntati in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione, anche sulla Food Coalition, l'iniziativa lanciata dal governo italiano nei mesi scorsi e guidata dalla Fao per rispondere alle criticità manifestate in alcune aree del mondo in seguito all'emergenza sanitaria del Covid-19. Questo, mobilitando l'assistenza politica, finanziaria e tecnica a sostegno dei paesi più colpiti, visto che la pandemia minaccia fortemente la sicurezza alimentare globale. I crescenti tassi di disoccupazione, le perdite di reddito e l'aumento dei costi alimentari stanno rischiando di mettere a repentaglio l'accesso al cibo, con effetti a lungo termine sulla sicurezza alimentare e sulle economie nazionali.
La Food Coalition, alla quale hanno già aderito moltissimi Paesi, è un meccanismo multi-stakeholder e multisettoriale con una piattaforma per sviluppare un dialogo tra le diverse parti interessate, tra cui settore privato, università, organizzazioni di agricoltori, società civile, governi, organizzazioni non governative (Ong) per dare risposte su misura per paese agli impatti di Covid-19 sui sistemi alimentari. È composta da ricercatori, esperti, scienziati e studiosi dei Paesi attualmente in prima linea nella gestione dell'emergenza sanitaria chiamati a supportare gli esperti della Fao a identificare i diversi impatti della pandemia sull'agricoltura e la nutrizione. E quindi misure urgenti e assistenza sociale, istituzione di banche alimentari, creazione di reti internazionali di solidarietà per interventi in agricoltura, studi sull'impatto di Coronavirus su sistemi alimentari mondiali. (ANSA).