Inaugurazione alla Fao della 'Food
Coalition', il nuovo strumento condiviso per evitare che
l'emergenza sanitaria da Covid-19 inneschi una crisi mondiale.
Si tratta di un'alleanza multilaterale e multisettoriale, "rete
di reti", istituita su base volontaria per supportare iniziative
innovative che garantiscano l'accesso al cibo, aumentino la
resilienza dei sistemi agroalimentari e li indirizzino verso
percorsi più sostenibili.
Oltre 30 paesi hanno già manifestato il proprio interesse ad
aderire all'iniziativa nata da un'idea del governo italiano e
che sosterrà azioni per contrastare gli effetti della pandemia e
riportare i paesi sulla strada giusta per il raggiungimento
degli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, primo fra
tutti l'eliminazione della fame e della povertà.
"Dobbiamo promuovere lo scambio di conoscenze e approfittare
dello slancio globale per promuovere la sicurezza alimentare e
la nutrizione", ha detto il direttore generale della Fao, "lo
scopo è creare un'alleanza globale di governi, organizzazioni
internazionali, leader di pensiero, attori della società civile
e del settore privato che collaborino per un'azione globale
unificata". "La Food coalition è un'opportunità per mostrare
solidarietà e rendere soluzioni innovative accessibili a tutti",
ha detto il ministro dell'agricoltura olandese Carola Schouten,
sottolineando come il governo dei Paesi Bassi abbia riconosciuto
il valore dell'iniziativa italiana, sostenendola fin dalla sua
prima ideazione. Secondo il premio Nobel per la Pace Tawakkol
Karman, "l'umanità oggi ha sufficiente capacità di mettere fine
a questa crisi umanitaria". L'interesse per la Food coalition è
notevole tra i Paesi del G-20, il chè fa ben sperare in un
potenziale ampliamento della base di aiuti e risorse in termini
di esperienze e competenze, impegno politico e mobilitazione di
fondi.
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