di Giampiero Valenza
(ANSA) - ROMA, 04 DIC - La pandemia della Covid-19 ha
generato una nuova barriera 'architettonica'
per i disabili: la fila per fare il tampone e mascherine per chi
non sente. Nel corso della Giornata mondiale della disabilità
del 3 dicembre è questa la ferita "scoperta". A denunciarlo è
stata l'ex parlamentare Ileana Argentin, presidente
dell'associazione Aida onlus, che sottolinea come la presenza
dei caregiver imponga ai disabili di fare test più spesso.
"Abitualmente noi disabili abbiamo un numero molto alto di
persone che ci girano attorno, può accadere che qualcuna di
queste risulti positiva, per cui siamo costretti a fare il
tampone continuamente - dice Argentin - Io, per esempio, ne ho
fatti già 4. Per quale motivo non si è pensato ad un tampone
domiciliare per i disabili gravi? Queste cose fanno mettere in
discussione anche la Giornata mondiale della disabilità, perché
se si accendono i riflettori su queste problematiche solo un
giorno all'anno e negli altri 364 giorni si rivendica poco e
niente, ha poco senso. Noi siamo davvero stanchi".
Di barriere, però, la Covid ne ha poste altre. Una è quella
della mascherina: la copertura della bocca rende impossibile per
un non udente di leggere il labiale. Così, per la terza edizione
del premio Angi, promosso dall'Associazione nazionale giovani
innovatori, è stata premiata l'imprenditrice di Pescara Cinzia
Di Zio per la sua Techno Mask, una mascherina trasparente che
permette di mantenere il dispositivo di protezione individuale
e, nel frattempo, di garantire al non udente la possibilità di
guardare le labbra.
Per i 7 milioni di italiani con problemi di udito più o meno
gravi (tra cui 45 mila sordi), la pandemia può essere un momento
di forte limitazione anche nelle situazioni di emergenza, come
al pronto soccorso, in ospedale o dal medico. Ecco perché
Consulcesi Club, in collaborazione con l'associazione Emergenza
sordi, ha avviato il corso "In reciproco ascolto", riservato ai
medici. Il percorso formativo insegna a distinguere i diversi
tipi di sordità, ad interagire con semplici regole e a usare
varie app come 'Spread the sign' (il più grande dizionario di
lingue dei segni al mondo), 'Where are U', collegata alla
centrale del 112, oppure 'Comunica con tutti' che usa simboli
semplificati di immediata comprensione. (ANSA).