RABAT - "Cara Meryl Streep, l'educazione delle ragazze del Marocco è affare nostro". Ghita El Khayat, psichiatra, giornalista, scrittrice, tra le più importanti intellettuali del Maghreb, scrive una lettera aperta all'attrice statunitense che il 28 e 29 giugno sarà a Marrakech con la First Lady americana Michelle Obama proprio per promuovere l'accesso all'alfabetizzazione e all'istruzione delle ragazze marocchine. Un benvenuto di fuoco, riportato dai media, un sasso che solleva onde nelle acque torbide del dopo-colonialismo africano, lì dove le azioni umanitarie si vivono ancora troppo spesso come ingerenze culturali oltre che politiche. Scrive l'intellettuale di Rabat: "Il problema delle ragazze, dell'analfabetismo femminile, dell'accesso all'istruzione è nostro: noi dobbiamo cambiare la nostra società, affinché l'universo femminile, diverso, appassionato, arrivi al suo optimum… il problema della condizione femminile dunque è nostro e di nessun altro. Ne va della nostra dignità, del nostro orgoglio nazionale".
Del resto, sottolinea la scrittrice, oltre 40 tra saggi, romanzi e poesie alle spalle, un migliaio di pamphlet sulla condizione femminile e la psichiatria nel mondo arabo, "le marocchine, oggi, sono le più avanti tra il miliardo e mezzo di musulmani del pianeta, o tra i 400 milioni di arabi". Piuttosto, signora Streep, invita l'intellettuale e attivista, per due volte candidata al Nobel per la pace, "si occupi della condizione delle attrici e di tutte le donne artiste". Infine l'invito: "come il resto del mondo arabo e musulmano, il Marocco deve essere aiutato a entrare nella modernità, nell'insieme delle Nazioni, nel quadro di un futuro radioso per tutta l'Umanità. Per questo, c'è più da fare negli Usa, il suo paese, per i migranti che arrivano dal Marocco e dal Maghreb, dal mondo arabo e musulmano. Noi qui, con le ragazze e l'educazione, ce la facciamo da sole".
Secondo il programma diffuso dalla Casa Bianca, Meryl Streep e Michelle Obama che porterà con sé anche le due figlie, Malia e Sasha, dopo Marrakech, dove incontreranno gruppi di adolescenti per una conversazione moderata dalla giornalista della Cnn Isha Sesay, saranno in Liberia e infine in Spagna, per la prolusione all'associazione Let Girls Learn, nell'ambito del programma che incoraggia i governi all'alfabetizzazione degli oltre 62 milioni di ragazze che in tutto il mondo, al momento, non siedono sui banchi di scuola.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
