(ANSA) - POTENZA, 30 NOV - Con 282 nuovi positivi nel fine
settimana appena trascorso - su 2.119 tamponi esaminati - la
Basilicata comincia concretamente a sperare di poter mettere
sotto controllo la seconda ondata dell'epidemia: si tratta di
una "sensazione" che gli esperti non nascondono, senza però
"cantare vittoria", anzi confermando la necessità di osservare
le misure stabilite.
Si deve considerare che, dei 282 nuovi positivi, solo 261
riguardano cittadini residenti in Basilicata, dove in due giorni
si sono registrati anche 134 nuovi guariti. Tuttavia, undici
nuove vittime del covid-19 consigliano di tenere duro (in
totale, i morti sono stati finora 150, mentre i guariti sono
arrivati a quota 1.730). E' stabile, comunque, anche il numero
delle persone ricoverate in terapia intensiva: 22. Egli ospedali
non sono in affanno, dovendo curare "solo" 174 contagiati che
hanno bisogno di assistenza più specifica. In una regione che ha
poco più di seimila positivi, 5.832 dei quali in isolamento
domiciliare.
L'epidemia e le sue conseguenze, a cominciare dalla gestione
della seconda ondata, sono anche un tema politico di rilievo, in
particolare nel confronto fra la Regione Basilicata e i
sindacati. Oggi, Cgil, Cisl e Uil, in una nota congiunta, hanno
parlato apertamente di "gestione inadeguata della crisi
pandemica in Basilicata", invocando "un vero e proprio piano di
rilancio del sistema sanitario regionale", per approdare ad un
"modello di 'sanità sociale'". La Regione, per ora, ha accettato
di avviare un "tavolo permanente" di confronto con i sindacati
sulla sanità, "nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di
ciascun soggetto in campo". Un primo passo che, secondo
l'assessore, Rocco Leone, dovrà portare ad un "dialogo che
servirà nella stagione post covid". (ANSA).