Paul Pogba, dalla Juve scudettata al sogno di un Mondiale da vivere, come esordiente, da assoluto protagonista e magari per bissare il successo di un anno fa nel Mondiale Under 20 in Turchia. Dopo il forfait di Franck Ribery, è il centrocampista bianconero la vera stella della formazione allenata da Didier Deschamps, chiamata a riscattare il flop di Sudafrica 2010.
Ventun anni, centrocampista moderno, testa sempre alta, gran fisico che gli permette anche giocate acrobatiche "alla Ibrahimovic" e inserimenti nel cuore della difesa avversaria. E poi un micidiale tiro da fuori area, di destro, il suo piede naturale, e di sinistro, come certamente ricordano con amarezza anche i tifosi del Napoli, colpito allo Juventus Stadium nel big match del campionato di due stagioni fa.
Antonio Conte lo ha lanciato nella Juve nella stagione 2012, "sfruttando" un regalo del Manchester United che lo lasciò andare, dopo alcune stagioni nelle giovanili e nella prima squadra, a parametro zero. E, invece, con la maglia bianconera Pogba ha dimostrato di essere uno dei migliori centrocampisti al mondo, capace di andare in gol, anche tanto, utilizzando al meglio il 3-5-2 che tante gioie ha regalato a mister Conte. Un difetto, però, nella scorsa stagione, i tifosi juventini l'hanno trovato: in alcune occasioni, in particolare nelle partite meno importanti, Pogba si distrae, cerca la giocata di fino e perde troppi palloni nel mezzo del campo.
Di certo, però, sotto la guida di un grande ex centrocampista come Deschamps, in questo Mondiale, il giocatore limiterà le sue disattenzioni, cercando di guidare i "Bleus", inseriti in un girone "morbido", come minimo alla fase ad eliminazione diretta. Lo farà con le giocate "alla Pogba", quelle che hanno fatto innamorare i tifosi juventini e che ora fanno sognare i tifosi della Francia.