Il sindaco metropolitano
di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha fatto il punto della
situazione degli incendi nel corso del tavolo operativo
convocato in Prefettura alla presenza del Capo della Protezione
civile Fabrizio Curcio
"Voglio ringraziare il presidente del Consiglio, Mario Draghi -
ha detto Falcomatà - per avere risposto immediatamente
all'appello partito da Reggio Calabria e avere posto l'emergenza
incendi in corso in Calabria al centro dell'agenda politica
nazionale. Il nostro territorio sta attraversando un momento
difficilissimo e i sindaci si sono ritrovati da soli a dover
agire davvero a mani nude per far fronte ad una serie di eventi
tragici e di straordinaria portata".
"Con il presidente Draghi - ha aggiunto Falcomatà - ho avuto
modo di fare un punto generale sulle condizioni di grave
emergenza in cui versa il territorio metropolitano di Reggio
Calabria, con l'obiettivo di mettere in rilievo le principali
esigenze manifestate dalle comunità. A cominciare dalla
necessità di predisporre da subito un piano capillare di
gestione e monitoraggio dell'emergenza che, è bene ricordarlo, è
ancora pienamente in corso, sebbene le notizie delle ultime ore
provenienti dai vari fronti di fuoco e dalle unità operative
impegnate, che non finiremo mai di ringraziare, sembrano
moderatamente incoraggianti. Nell'immediato il territorio
necessita del ripristino del sistema viario, delle reti
idrografiche e della sentieristica. Accanto a questo, occorre
continuare a mantenere altissimo il livello di guardia perché
ciò che sta accadendo da giorni ha un carattere e una portata
mai visti prima. In secondo luogo, crediamo sia fondamentale
mettere in atto sin da ora una profonda e attenta azione di
ricostruzione che deve abbracciare sia gli aspetti ambientali
che quelli di natura economica e sociale. Nelle prossime
settimane avremo a che fare senza dubbio con altre e ugualmente
gravi criticità legate alla stagione autunnale e all'arrivo
delle prime piogge che troveranno terreni, rilievi collinari e
interi versanti montani profondamente indeboliti dai roghi che
hanno incenerito intere porzioni di vegetazione, con il rischio
concreto che si verifichino eventi legati al dissesto
idrogeologico. Pertanto il rimboschimento delle nostre aree
interne è già oggi un tema di stringente attualità che non può
farci trovare impreparati in futuro".
"Non ultimo - ha concluso Falcomatà - occorre intervenire
concretamente e in misura rilevante per risollevare le filiere e
le attività produttive danneggiate, o in alcuni casi
completamente distrutte dalle fiamme, ma anche per sostenere
quei residenti che hanno subito danni alle loro abitazioni".
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