(ANSA) - CATANZARO, 21 AGO - E' iniziata da qualche settimana
in Calabria la vendemmia delle uve bianche prima per la
produzioni di spumanti e bianchi aromatici e più recentemente
per i bianchi.
Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della
Regione, con proprio decreto del 25 luglio, aveva disposto, in
deroga e limitatamente alla campagna vendemmiale 2019/2020,
l'anticipo delle operazioni di raccolta a quella data per gli
effetti dell'andamento climatico che ha portato sul territorio
calabrese ad una maturazione precoce delle varietà di uve
bianche base per gli spumanti (Chardonnay, Sauvignon B, Traminer
Aromatico e Manzoni Bianco).
Nelle prossime settimane ci sarà semaforo verde per la
vendemmia 2019 vera e propria con le uve a bacca nera. In
preparazione dell'appuntamento, le cantine sono alle prese con
gli ultimi aspetti di carattere logistico che prevedono la
liberazione dei piazzali e gli ultimi adempimenti legati alla
sistemazione delle presse e dei macchinari necessari alla
vinificazione. Dalle prime impressioni dei produttori si può
dire che si parla di annata straordinaria.
L'euforia di quanti operano nel settore della produzione
vinicola è dovuta soprattutto all'alta qualità delle uve, che
ovunque si presentano sane. Anche i vigneti biologici mostrano
una vigoria e uno stato sanitario che raramente si sono visti in
passato. Per i tecnici della Coldiretti, "questo é il risultato
di un andamento climatico favorevole, caratterizzato da
un'estate calda, spesso anche afosa. Inoltre, in questi giorni,
periodo importante per una buona maturazione delle uve, il clima
si presenta ottimale, con fondamentali ed equilibrate escursioni
termiche che vedono alternarsi giornate calde e soleggiate a
notti fresche e ventilate".
Saranno migliaia i lavoratori impegnati in tutto il territorio
calabrese. "Stante l'attuale buono stato sanitario dei frutti -
afferma il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto - non
resta che incrociare le dita affinché le condizioni meteo
restino favorevoli. Dal 'Vigneto Calabria' nascono opportunità
di lavoro per 13 mila persone impegnate direttamente in campi,
cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività
connesse e di servizio, per un fatturato che è salito nel 2018
alla quota di 100 milioni circa, grazie all'aumento in valore di
export e consumi di qualità che il vino calabrese ormai
assicura. Il nostro prodotto è cresciuto enormemente
scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la
qualità che rappresenta un modello di riferimento per la
crescita dell'intero agroalimentare regionale. 'Distintività' e
legame con il territorio sono i fattori competitivi vincenti per
l'intero 'Made in Calabria'". (ANSA).