Da oltre tre secoli a Napoli non c'è
Natale senza 'Cantata dei Pastori' e da oltre 40 anni non c'è
'Cantata' senza Peppe Barra: e mentre si è messo in moto l'iter
per la candidatura della rappresentazione come bene immateriale
Unesco (sostenuto dalla Regione) lo spettacolo liberamente
ispirato all'opera teatrale sacra di Andrea Perrucci torna in
scena al Teatro Politeama di Napoli, da giovedì 20 dicembre fino
a domenica 6 gennaio, firmato da Barra e Paolo Memoli.
"La cantata ha segnato le feste natalizie dei napoletani -
racconra Barra - La prima volta che ho interpretato Razzullo è
stato nel 1974 e da allora ho sempre voluto fortemente portare
in scena questo spettacolo, una sacra rappresentazione che non è
altro che il presepe in movimento". Testo di teatro gesuitico,
scritto per contrastare la 'diabolica' Commedia dell'Arte, 'La
Cantata dei Pastori' è, tra versi arcadici e lazzi scurrili, tra
lingua colta e dialetto, una storia che racconta le traversie di
Giuseppe e Maria.
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