Sono tornati in piazza i lavoratori dello stabilimento
Whirlpool di via Argine per manifestare contro la chiusura
annunciata dall'azienda per il prossimo 31 ottobre. Una
battaglia che va avanti da oltre un anno. In piazza Plebiscito
si sono dati appuntamento gli uomini e le donne che combattono
per mantenere il proprio posto di lavoro e continuare a
realizzare lavatrici. Alle ore 12 - a quanti riferito - una
delegazione composta da sindacati e lavoratori sarà ricevuta dal
Prefetto, Marco Valentini. In piazza i lavoratori hanno
esposto uno striscione con scritto: 'Basta pacchi,
nazionalizzazione subito'. Una protesta accompagnata da un
canto. I lavoratori in cerchio in piazza hanno messo in scena
una sorta di tammorra. Una canzone appositamente scritta che si
intitola 'nun s'ha da tucca' (Non si deve toccare) e i cui versi
recitano: 'Simme operai e facimme paura e pa' fatic avimma
lutta" (Siamo operai e facciamo paura e per il lavoro dobbiamo
lottare) e ancora 'Nui cumbattimm pa' dignità. A Whirlpool è a
nost e nun s'ha da tucca', a terra è a nostra e nun s'ha da
tucca' ". (Noi combattiamo per la dignità. La Whirlpool e la
terra sono nostre e non si devono toccare).
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