Con lo Stabat Mater di Nicola
Bonifacio Logròscino riparte dal Ravello Festival l'attività
concertistica dei Talenti Vulcanici della Fondazione Pietà de'
Turchini. Diretto dal maestro Stefano Demicheli e con il soprano
Silvia Frigato e il controtenore Carlo Vistoli, l'ensemble si
esibirà al Duomo di Ravello, venerdì 4 settembre (ore 20.30,
ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria). "Come annunciato
proprio all'ANSA nello scorso luglio - sottolinea Federica
Castaldo, presidente Fondazione Pietà de' Turchini - riprendiamo
la nostra attività concertistica dal prestigioso Ravello
Festival. Una prima uscita molto importante per il significato
simbolico, psicologico nonché professionale che essa riveste per
noi e per i nostri straordinari musicisti. E' il nostro primo
appuntamento "live", dopo l'assegnazione del prestigioso Premio
Abbiati per "la migliore iniziativa musicale 2019", e abbiamo
deciso di onorarlo con l'esecuzione di una rarissima pagina del
repertorio sacro del Settecento napoletano, lo "Stabat Mater" di
Nicola Bonifacio Logròscino che abbiamo riportato alla luce
nonché inciso, per Arcana-Outhere, nel 2018.
Lo Stabat Mater, celebre sequenza latina del XIII secolo,
tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi, è abitualmente
eseguita in musica fin dal Medioevo. Logròscino, la cui fama è
legata perlopiù alla sua ampia produzione nel repertorio buffo,
compose il suo Stabat Mater nel 1760. E' una delle rare
composizioni di questo compositore pervenuteci integre,
ritrovata in un manoscritto della Biblioteca del Conservatorio
S. Pietro a Majella di Napoli. La partitura trae ispirazione
dalle analoghe composizioni di Alessandro Scarlatti e Giovanni
Battista Pergolesi sebbene i modelli siano ben presto
abbandonati preferendo l'autore muoversi in un clima di
drammaticità intensa e nel contempo assai controllata, entro la
quale le voci - nelle parti soliste e nei duetti - alternano
arie di ampio respiro a recitativi asciutti ed essenziali.
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