Le 'Regge' di Napoli celebrano il
Dantedì nell'anno del settecentesimo anniversario: Palazzo Reale
con un focus sul dipinto con l'Inferno di Tommaso De Vivo e il
Museo e Real Bosco di Capodimonte con una maratona social che
associa opere e versi. Entrambi i musei autonomi proporranno un
programma per domani. Sono tre le tele raffiguranti Episodi
della Divina Commedia, eseguite nel 1863 da De Vivo , Palazzo
Reale pubblicherà sui social un video su quella ospitata negli
Appartamento storico, l' Inferno, che illustra l'incontro di
Dante e Virgilio con i più grandi poeti dell'antichità nel IV
canto. Il quadro fa parte di una piccola collezione alla quale
appartengono il Purgatorio (canto XXIX), in deposito alla
Biblioteca Nazionale e il Paradiso, con la rappresentazione
della Gloria e gaudio dei Beati (canti XXIV, XXV, XXVI e
XXVII), conservato alla Reggia di Caserta. Le tre opere sono
attualmente nel laboratorio di restauro di Palazzo Reale e alla
fine del mese saranno trasferite a Forlì, per la mostra "Dante.
La visione dell'arte", da aprile a luglio nei Musei San
Domenico.
Il Museo di Capodimonte per la sua campagna social attingerà
ad opere della collezione, tra le quali le tele del fiammingo
Jacques de Backer con una complessa iconografia che prevede al
centro la rappresentazione del vizio e sullo sfondo episodi
tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento e la tela Cebetis
Thebani Tabula di Jan Sons (1548-1611). Tra i busti di Dante e
quello di Pia dè Tolomei, anche la copia del Giudizio Universale
di Michelangelo commissionata dal cardinale Alessandro Farnese
a Marcello Venusti, nel 1549, interessante documentazione della
composizione originaria prima che le regole del Concilio di
Trento imponessero l'intervento di Daniele da Volterra per
coprire le parti considerate indecenti.
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