(ANSA) - NAPOLI, 02 OTT - Al Policlinico Vanvitelli è stato
asportato un nodulo alla tiroide ad un bimbo di appena 5 anni.
Il bimbo è affetto dalla sindrome di Dicer1, malattia rara, che
provoca tumori rari. Un intervento reso complicato proprio in
virtù della tenera età del paziente ma che il team della
Chirurgia generale del Policlinico vanvitelliano ha voluto
affrontare perché il nodulo alla tiroide si stava sviluppando
''stranamente e troppo rapidamente''.
I medici hanno dunque ritenuto che la scelta migliore fosse
asportare chirurgicamente. A intervenire è stato Giovanni Conzo,
esperto in chirurgia endrocrina e chirurgia della tiroide della
Clinica chirurgica generale specialistica del Policlinico 'Luigi
Vanvitelli'. L'operazione è stata ''delicata e non ordinaria''.
Il carcinoma della tiroide è considerato una neoplasia rara in
quanto costituisce il 2 per cento di tutti i tumori. ''La chiave
per salvare la vita a bimbi che hanno simili patologie - si
evidenzia dall'Azienda ospedaliera universitaria - è un attento
follow-up e la diagnosi precoce dei tumori a cui sono
predisposti. In questo caso, gli esperti si sono confrontati
con la sindrome di Dicer 1, malattia rara che provoca tumori
rari, che ha all'origine una mutazione che danneggia la
formazione dei microRNA con gravi effetti a danno di numerosi
organi. Una sorta di corto circuito che manda in blackout. Un
blackout che provoca tumori''.
Tutto ha inizio quando il bimbo ha appena 3 anni e i medici
dell'ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon diagnosticano un
raro tumore renale e la malattia rara. Da qui segue il percorso
di follow-up nell'ambulatorio di endocrinologia pediatrica,
dedicato ai pazienti con pregresse patologie tumorali, della
Clinica Pediatrica del Policlinico 'Vanvitelli dove le
dottoresse Anna Grandone e Caterina Luongo si accorgono che
qualcosa non va. Un'intuizione che ha consentito ''rapidamente''
di prendere decisioni importanti e salvare il piccolo paziente.
(ANSA).