(ANSA) - AVELLINO, 31 MAR - Una nuova e sofisticata procedura
per ottenere maggiore accuratezza nella diagnosi del carcinoma
della prostata è stata introdotta dall'Unità di Urologia
dell'Azienda ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino. La
Fusion biopy, questo il nome della metodica, dispone di un
software integrato all'interno degli ecografi che, spiega
Vittorio Imperatore, direttore del reparto, "consente di
sovrapporre le immagini della risonanza magnetica
multiparametrica con quelle dell'ecografia, dando la possibilità
all'urologo di effettuare il prelievo centrando le zone sospette
per processi tumorali". La biopsia prostatica con tecnica Fusion
presenta numerosi vantaggi per il paziente essendo molto meno
invasiva e offre una maggiore possibilità di identificare
neoplasie clinicamente significative oltre a contribuire in
maniera importante a selezionare i casi da sottoporre a
intervento chirurgico distinguendoli da quelli non aggressivi.
Il tumore della prostata colpisce circa il 30% degli
ultracinquantenni e l'80% degli over 80 e rappresenta la terza
causa di morte in Italia. Ogni anno si registrano 45 mila nuovi
casi. (ANSA).