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04 ottobre, 16:59 Foto

Animali selvatici in città, la mappa del WWF

In occasione della festa di San Francesco

© ANSA
Volpe © ANSA

In occasione del 4 ottobre, la festa di San Francesco, il WWF ha diffuso un atlante delle specie animali che popolano 10 città italiane. E il prossimo 15 settembre, in 50 città italiane l'associazione ambientalista organizzerà l'evento "Urban Nature", per conoscere ed ammirare la fauna selvatica cittadina.

A Roma, il granchio di acqua dolce si nasconde nei canali sotterranei dei Mercati di Traiano, mentre tra i rami di olmi e magnolie fanno il 'pieno' di bacche e semi centinaia di pappagalli di due specie ormai ambientate nella capitale, il parrocchetto dal collare e il parrocchetto monaco.

Il falco pellegrino nidifica tra grattacieli e campanili di città storiche come Roma e Bologna, mentre a Milano una decina di coppie di un altro piccolo falco, il gheppio, abitano tra la Stazione Centrale e la torre di San Siro o sui tetti dell'Ospedale di San Paolo.

Le volpi sono facilmente osservabili nelle città italiane all'alba o al crepuscolo alla ricerca di cibo. Poi ci sono i gabbiani abituati a vivere sui tetti dei nostri palazzi, e poi scoiattoli, rondoni, pipistrelli, ricci. Ma se in natura tra le rocce assolate è normale osservare il passero solitario, questo bellissimo uccello blu scuro descritto anche nella splendida poesia di Leopardi ha scelto molte città come ambiente alternativo per vivere tranquillamente tra rovine e ruderi.

Sono molti gli animali di ambienti selvaggi ad aver preso la 'residenza' cittadina: istrici, gufi comuni e gufi reali, aironi cenerini, testuggini palustri, upupe, rondini montane, gruccioni, rospi smeraldini, tassi, faine e nibbi reali.

L'elenco della 'giungla cittadina' riserva anche molte sorprese: è il caso di città costiere come Palermo, dove al largo dell'area portuale si può avvistare il tursiope (la specie di delfino più costiera), avvistato anche lungo il fiume Arno a Pisa, dopo aver risalito il corso d'acqua. Il simbolo delle lagune naturali, il fenicottero, ormai vive e si riproduce negli stagni di Cagliari, dove è presente un'altra specie estremamente rara, il coloratissimo e cangiante pollo sultano.

Ci sono poi specie della fauna selvatica che vivono nei territori limitrofi delle grandi città e che possiamo considerare in qualche modo legati alla cintura peri-urbana. Un abitante particolarmente 'nobile' è l'aquila reale, diffusa su Alpi e Appennini, che è possibile avvistare nei cieli delle aree limitrofe a Trento, città che l'ha adottata come simbolo del Trentino (Aquila di S. Venceslao). Anche l'orso bruno è tornato ad abitare il Trentino dopo un progetto di ripopolamento, e si può avvistare a pochi chilometri dalla città.

Lo stesso accade per il lupo, che frequenta ormai zone periurbane seguendo le sue prede naturali, come il cinghiale e il capriolo: è stato visto nelle colline a ridosso di Bologna, ma anche non lontano da Torino, Parma, Forlì, Lucca, Roma, Ascoli e Matera. E proprio Matera ospita una delle colonie più importanti di un falco molto raro e scomparso altrove, il grillaio, il più piccolo rapace d'Europa che si nutre di cavallette, coleotteri e insetti vari. La popolazione materana rappresenta un caso singolare della fauna urbana, dove nidificano almeno 600 coppie.

Sempre a Matera il capovaccaio, una specie di avvoltoio venerata dagli Egizi per il suo compito di 'spazzino naturale', nidifica non lontano dalla città ed è facile osservarlo nei cieli delle aree limitrofe alla città insieme ad un'altra specie rara, la cicogna nera.

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