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Earth Hour, 187 paesi e milioni di persone mobilitate per azioni concrete sul clima

Evento globale ideato dal WWF, oltre 1 miliardo di visualizzazioni sul web,

Redazione ANSA

Si è conclusa nelle Isole Cook nel Pacifico, domenica, ed ha battuto tutti i record l'edizione 2017 di Earth Hour (Ora della Terra). La grande 'ola planetaria' di luci simbolicamente spente organizzata dal WWF - fa sapere l'organizzazione ambientalista - ha toccato 187 paesi e territori, "tutti uniti per chiede azioni concrete contro il cambiamento climatico". Giunta alla sua decima edizione, l'Ora della Terra "è stato l'evento mondiale per il clima più grande di sempre". "Persone e comunità si sono espresse di nuovo con Earth Hour - ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia -. Dalle Filippine al Perù, dall'Australia all'Italia, non importa dove si viva: il cambiamento climatico ci coinvolge tutti e il record di partecipazione all'Ora della Terra di quest'anno è un messaggio potente che dimostra quanto le persone, spesso colpite direttamente dagli effetti del riscaldamento globale, vogliano essere parte attiva della soluzione. Coltiviamo anche noi del WWF la 'splendida ossessione' di non dividere ma unire".

Dalla sua prima edizione avvenuta nel 2007 nella sola città di Sydney, Earth Hour ha mobilitato per il clima in questi 10 anni centinaia di milioni di persone di oltre 7.000 città.

Nelle ultime 24 ore, oltre 3.000 icone, dal Big Ben al London Eye, dalla Tour Eiffel all'Empire State Building, insieme a Colosseo, San Pietro e Arena di Verona sono rimaste al buio per un'ora. Milioni di persone, organizzazioni di tutti i 7 continenti hanno mandato il loro messaggio di adesione. L'hashtag #EarthHour e tutte le sue declinazioni locali ha generato oltre 1 miliardo e 100.000 visualizzazioni in 24 ore, diventando trending topic in almeno 30 paesi. In Italia Facebook ha raggiunto circa 500mila impressioni complessive, nell'ultima settimana. Oltre 300 testimonial nel mondo hanno inviato messaggi di adesione all'Ora della Terra e alla campagna mondiale contro i cambiamenti climatici. Tra questi, Jared Leto, Andy Murray, Forest Whitaker e in Italia Francesco Gabbani, vincitore dell'ultimo festival di Sanremo.



Il mondo al buio per sfida al cambamento climatico
di Stefania De Francesco

Luci spente per un'ora a turno in tutti i continenti, dalle 20 locali di sabato, per l'Earth Hour (Ora della Terra), il più grande evento globale dedicato alla sfida contro i cambiamenti climatici. Giunto all'undicesimo anniversario, l'happening lanciato dal Wwf nel 2007 a Sydney si è trasformato in un movimento che coinvolge milioni di persone che sollecitano una risposta urgente e adeguata dei governi per fermare il riscaldamento globale, all'origine di fenomeni che con effetti a catena stanno distruggendo il Pianeta.

Per un'ora si sono spente simbolicamente tante icone mondiali per sensibilizzare su una sorta di 'grido di dolore' lanciato dalla Terra: in Italia la Basilica di San Pietro e il Colosseo (ma anche edifici istituzionali come palazzo Chigi e il Quirinale) e nel resto del mondo dalla Torre Eiffel al Taipei 101 (il sesto grattacielo più alto del mondo) a Taiwan, dall'Empire State Building all'Acropoli di Atene, dal Big Ben e il Palazzo di Westminster alla Moschea blu in Turchia, la Cctv Tower in Cina e La Moneda in Cile, l'Alhambra di Granada in Spagna, il Monumento dell'Indipendenza in Messico, la Piazza Rossa e il Cremlino in Russia, le Piramidi, la Sydney Opera House in Australia, la Tokyo Tower in Giappone, il Victoria Harbour a Hong Kong. Nel 2016 fu record di spegnimenti e di adesioni con oltre 366 luoghi o monumenti simbolo in 178 Paesi.

"In dieci anni, Earth Hour ha contribuito a proteggere i mari in Russia e Argentina, ha raccolto fondi per i progetti di conservazione nel Sud-Est asiatico e per l'Amazzonia e ha creato una foresta in Uganda" spiega Siddarth Das, direttore esecutivo dell'Earth Hour rilevando che "tutto questo non sarebbe stato possibile senza la forza che ci lega tutti insieme, la determinazione collettiva per proteggere l'unico pianeta che tutti condividiamo".

Nel ricordare che "il 2016 è stato l'anno più caldo di sempre" e che "l'accordo di Parigi sul clima dà un'opportunità unica per frenare il riscaldamento globale, promuovere energie rinnovabili e creare un futuro sostenibile", il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha sollecitato "governi e imprese ad agire" e invita tutti a spegnere le luci. "Dal buio - ha detto - possiamo creare un mondo sostenibile e inclusivo per tutti".
 

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