(ANSA) - "I cambiamenti climatici e la desertificazione sono interconnessi e ci riguardano molto da vicino. Un quinto del nostro Paese è a rischio desertificazione: sicuramente il Sud Italia è particolarmente vulnerabile ma ormai anche il Centro è coinvolto. Siamo in piena emergenza".
E' quanto dichiara il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, in occasione della giornata mondiale contro la desertificazione, indetta dall'Onu, sottolineando che "serve una riflessione sistemica sulle azioni da intraprendere. Infatti, non è possibile pensare a una politica di contrasto contro il depauperamento del nostro territorio senza interrogarci complessivamente sulle strategie globali, come Paese Italia e anche nel resto d'Europa".
Secondo il Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici, spiega il ministro, "entro fine secolo in Italia la temperatura potrà aumentare tra 3 e i 6 gradi: si prevede un'estremizzazione del nostro clima, con fortissime precipitazioni e periodi di aridità". In partenza per Berlino "dove i rappresentanti di circa 35 Paesi in vista della Conferenza sul clima dell'Onu di dicembre dialogheranno sulle politiche ambientali in atto", secondo Costa in Italia, dobbiamo agire sull'eccessivo sfruttamento della risorsa acqua: stiamo utilizzando il 30% delle risorse d'acqua rinnovabili disponibili, mentre l'obiettivo europeo indica la soglia del 20%, e la superficie dei ghiacciai continua a ridimensionarsi. Senza contare la conseguente perdita di biodiversità e i pericoli per la sicurezza alimentare. Uno degli impegni sarà portare avanti il disegno di legge sullo stop al consumo di suolo e quello per la gestione pubblica e sostenibile dell'acqua", conclude.(ANSA).