Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'estate classica sparirà, può diventare sempre più estrema

Ondate calore, incendi e alluvioni saranno più persistenti

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 AGO - L'estate, come l'abbiamo conosciuta finora, sta scomparendo. In Nord America, Europa e parte dell'Asia i periodi di caldo inteso potrebbero diventare persistenti e portare più frequentemente a eventi estremi, come ondate di calore, inondazioni e incendi. Lo indicano due ricerche europee pubblicate sulle riviste Nature Communications e Scientific Reports dall'Istituto di ricerca sull'impatto climatico di Potsdam. I ricercatori hanno studiato l'influenza del riscaldamento eccessivamente forte sull'Artico causato dai gas serra prodotti dai combustibili fossili. I dati mostrano che l'uomo sta modificando gli schemi di circolazione nel cielo, con effetti disastrosi. "Delle gigantesche correnti d'aria avvolgono il pianeta nella parte alta della troposfera (la regione dell'atmosfera che dal suolo si estende fino a 10-15 chilometri), le cosiddette ondate planetarie - spiega Hans Joachim Schellnhuber, coautore di uno dei due studi - L'umanità sta creando il caos con questi enormi venti".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA