Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aiel, stufe a legna moderne producono poco particolato

"Biomasse eco e convenienti, ma bisogna cambiare impianti"

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 18 OTT - "Le moderne tecnologie nel riscaldamento domestico a legna, pellet e cippato riducono le emissioni di polveri sottili a poche decine di grammi e, nei casi migliori, con tecnologie ad emissioni "quasi zero", a pochi grammi. L'introduzione massiccia di queste tecnologie cambierà radicalmente il peso delle biomasse nelle emissioni di particolato. Sono obiettivi che in alcuni paesi europei sono già stati raggiunti concretamente, come certificano i dati ufficiali". Lo scrive in un comunicato Aiel, l'Associazione italiana energie agroforestali che rappresenta 500 imprese della filiera legno-energia. Aiel risponde allo studio di EEP (European Enviromental Bureau), che sostiene che da stufe e caldaie a legna viene la metà delle polveri sottili nella Ue.

L'Aiel sostiene che "le biomasse legnose rappresentano la principale fonte energetica rinnovabile nel nostro Paese e sono una scelta economicamente vantaggiosa per molte famiglie, ma anche un'opportunità concreta nell'ottica del contrasto al cambiamento climatico". Per ridurre e risolvere il problema del particolato, "Aiel ritiene prioritario continuare a sostenere il ricambio tecnologico di stufe e caldaie obsolete con impianti moderni e più performanti, in grado di abbattere le emissioni di polveri sottili".

Aiel cita l'inventario nazionale delle emissioni pubblicato annualmente da ISPRA. In inverno circa il 50% delle emissioni di PM10 sono prodotte dal riscaldamento domestico, a causa di tecnologie obsolete. Nel 2019 il 40,30% dell'energia termica da riscaldamento a biomassa veniva prodotta da camini aperti ed il 18,40% da stufe a legna, mentre solo il 7,9% dell'energia è prodotta mediante stufe a legna "evolute" e solo il 13,6% da stufe a pellet. Nel 2019 tuttvai le emissioni di PM10 del riscaldamento civile si confermano in calo (negli ultimi 10 anni del 24%). Il calo dipende dal turn over tecnologico, raggiunto anche grazie a incentivi come Conto Termico ed Ecobonus. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA