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Rinnovabili: Legambiente, grave ritardo decreto incentivi

Ora accelerare approvazione, Calenda senta proposte associazioni

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Arriva con "grave ritardo ma ora si acceleri approvazione ascoltando le proposte degli operatori e aprendo la strada all'autoproduzione e distribuzione locale da fonti rinnovabili". Così Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, in riferimento alla bozza di decreto presentata dal ministero dello Sviluppo economico sugli incentivi alle fonti rinnovabili nel triennio 2018-2020.

"Arriva con un anno di ritardo il decreto che dovrà spingere la diffusione delle fonti rinnovabili in Italia, dando seguito a quanto previsto dalla Strategia energetica nazionale e dalle direttive europee - osserva Zanchini - al ministro Calenda chiediamo di accogliere le proposte di modifica provenienti dalle associazioni delle fonti rinnovabili e dal Coordinamento Free (Fonti rinnovabili efficienza energetica), per arrivare a una rapida approvazione. Ma soprattutto di aprire finalmente le porte all'autoproduzione e distribuzione locale di energia da fonti rinnovabili, ancora bloccata da assurde barriere". Per Legambiente è "grave che si sia arrivati solo a fine Legislatura all'approvazione di un provvedimento che dovrebbe spingere interventi già nel 2018, ma che invece vedrà solo a novembre di quest'anno aprire le aste e i registri previsti, ritardando molto quegli investimenti necessari a far ripartire le installazioni nel nostro Paese". Inoltre è evidente "la preoccupazione per la delicata fase politica nella quale il provvedimento dovrà essere approvato, con i passaggi dell'Autorità per l'energia e della Conferenza Stato Regioni, prima dell'ok definitivo da parte della Commissione europea".

Sul provvedimento, infine, Legambiente mette in evidenza "un aspetto particolarmente delicato e preoccupante, in quanto sono previsti incentivi per il fotovoltaico anche in siti contaminati, discariche e cave esaurite senza che vi sia alcun obbligo di bonifica o di recupero delle aree". (ANSA).

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