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Costa, faremo uscire il ministero dell'Ambiente dall'angolo

Ci sarà hashtag #iosonoambiente per ogni campagna ministeriale

Redazione ANSA ROMA

"Far uscire il ministero dell'Ambiente dall'angolo e dargli nell'azione complessiva di governo il ruolo centrale che merita". E' questa l'intenzione "ferma, convinta" del ministro dell'Ambiente Sergio Costa ribadita oggi in un incontro con le 23 associazioni - da Greenpeace a Legambiente, dal Wwf a Marevivo alla Lipu - firmatarie dell'"Agenda Ambientalista 2018", presentata alle forze politiche durante la campagna elettorale.
"L'ambiente è economia, sviluppo produttivo, lavoro e sarà trainante delle politiche governative - ha affermato Costa - A partire da oggi vogliamo che il legame tra il Ministero, le associazioni e i cittadini sia improntato su un dialogo costante. Inauguriamo un percorso nel quale condividiamo obiettivi e finalità". Nel corso dell'incontro, il ministro ha illustrato l'intenzione di utilizzare l'hastag #iosonoambiente per ogni campagna del dicastero: uno slogan rivolto a ogni cittadino, perché faccia la propria parte.

La prima sfida lanciata dal ministro è la campagna, "liberiamoci dalla plastica" con l'hashtag #PFC. Il 4 ottobre - il giorno di San Francesco, patrono d'Italia - il ministero dell'Ambiente sarà "plastic free" ha spiegato Costa affermando che le "istituzioni devono dare il buon esempio". E così, in un video, Costa lancia un appello intanto all'interno del Movimento 5 stelle: "Simpaticamente chiedo al presidente della Camera, all'on Roberto Fico, 'Caro Roberto' ma anche al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, onorevole Luigi Di Maio, 'Caro Luigi', entrambi plastic free, liberate la Camera, liberate il ministero - e chiedo anche agli altri ministeri - fatevi portavoce voi, caro Roberto e caro Luigi, di simpaticamente sfidare gli altri ministeri a liberarvi e a liberarci dalla plastica. Assumete anche voi questo impegno come l'ho assunto io e facciamolo insieme partiamo tutti al più presto possibile". Poi il ministro allarga l'appello "alle altre istituzioni, di qualsiasi livello governativo, Regioni, Città metropolitane, Comuni, parlo di tutti gli enti pubblici" a far proprio l'hashtag #Iosonoambiente, "e a twittare il proprio impegno per liberarsi dalla plastica, come dimostrazione di partecipazione. Insieme - esorta il ministro - ce la facciamo tutti".

 

Il presidente della Camera Roberto Fico non se lo fa ripetere due volte: "Accetto la sfida del ministro Sergio Costa: importante che anche Montecitorio sia plastic free. Già domani ne parlerò durante l'ufficio di presidenza della Camera. #IoSonoAmbiente" scrive Fico in un tweet

 

Nell'incontro con le associazioni, "si è voluto rispondere a un preciso impegno politico per rendere il dicastero di via Cristoforo Colombo centrale nelle azioni di governo, riportando l'ambiente nella sua casa natale e puntare sulla naturalità ma anche sull'economia ambientale". Le associazioni ambientaliste "hanno chiesto di sottolineare in ogni passo dell'azione governativa il ruolo fondamentale del ministero. Una richiesta che si sposa in pieno con l'impegno del ministro Costa, impegno già annunciato, di porre 'l'ambiente prima di tutto'". Tra i temi affrontati, la tutela del territorio, le politiche attive e interministeriali per la riduzione della plastica, l'economia circolare, la gestione dei rifiuti, la conservazione della fauna, la protezione del mare, la governance dei parchi.

Il nuovo Governo nella sua collegialità favorisca un cambio di passo nelle politiche ambientali è la richiesta avanzata dalle 23 associazioni ambientaliste - tra cui Legambiente, Greenpeace, Wwf, Marevivo, Lipu, Enpa, Italia Nostra, Slow Food e Fiab - promotrici dell'Agenda Ambientalista 2018, presentata alle maggiori forze politiche durante la campagna elettorale, che contiene 50 proposte per la nuova legislatura suddivise per 18 filoni tematici. Le associazioni hanno proposto al ministro iniziative inerenti il Piano clima ed energia, un Piano nazionale della mobilità, la riforma della Politica agricola comune, le valutazioni ambientali, il consumo di suolo, bonifiche e rifiuti, i delitti ambientali, tutela della biodiversità, del mare e della montagna. Il cambio di passo nelle politiche ambientali, spiegano, deve "far capire come il rilancio e la competitività del Paese su scala globale debbano essere fondati su alti standard di qualità per rendere sostenibili le scelte economiche e i consumi, aumentare l'efficienza nei processi produttivi e nei trasporti, diminuire le emissioni e i rifiuti, perseguire l'emancipazione energetica attraverso le fonti rinnovabili e la decarbonizzazione, conservare e valorizzare il nostro capitale naturale e i servizi ecosistemici".

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