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Ong, Stati dell'Ue non tutelano a sufficienza aree naturali

Rapporto su 18 Paesi; appello alla Commissione a vigilare

Redazione ANSA ROMA

C'è una "insufficiente tutela delle più preziose aree naturali d'Europa da parte degli stessi Stati membri". Lo evidenzia un rapporto delle associazioni BirdLife Europa (per l'Italia, Lipu-BirdLife Italia), Wwf (Wwf Italia), Eeb e Friends of the Earth Europe pubblicato a un anno di distanza dal "Piano d'azione per la natura" adottato dalla Commissione Europea e volto a una migliore attuazione delle direttive comunitarie per la tutela della natura (direttive Uccelli e Habitat).
    Il report, che ha riguardato 18 Stati su 27 membri dell'Unione europea, afferma in particolare che "questi Stati, pur avendo trasposto le direttive Uccelli e Habitat nel proprio sistema legislativo nazionale, non hanno attuato in modo sufficiente le direttive stesse", spiegano le ong.
    L'Italia ha ottenuto il "semaforo verde" solo per il recepimento delle due direttive mentre il semaforo giallo (che significa risultato migliorabile) è stato attribuito sulla designazione dei siti, la protezione delle specie, i finanziamenti, il monitoraggio di specie e habitat, gli incentivi alla ricerca e le specie aliene. Semaforo rosso (risultato insoddisfacente) infine sulla gestione dei siti, sul deterioramento degli stessi e il disturbo delle specie, sull'implementazione di una corretta Valutazione d'incidenza, sulla connessione tra i paesaggi, il coinvolgimento di stakeholder, la partecipazione del pubblico e la comunicazione.
    Lipu e Wwf osservano che l'Italia "non ha ancora garantito adeguati fondi per la gestione effettiva e integrata dei siti Natura 2000 e per la conservazione efficace delle specie e degli habitat". Le due ong chiedono quindi alla Commissione europea "di vigilare affinché gli Stati prestino fede agli impegni presi" per una migliore attuazione delle direttive Uccelli e Habitat. (ANSA).
   

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