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Finisce in tragedia lo sgombero della foresta, muore reporter

In Germania governo del Nord Reno-Vestfalia sospende operazione

Redazione ANSA BERLINO

E' finita in tragedia la protesta degli ambientalisti tedeschi a difesa della foresta centenaria di Hambach, nel Nord Reno-Vestfalia, minacciata dall'imminente espansione di una miniera di carbone del colosso dell'energia RWE: un giovane reporter, che stava seguendo lo sgombero delle case sugli alberi costruite dagli attivisti per fermare il disboscamento, è morto cadendo da 15 metri di altezza e il governo del Land ha deciso di sospendere momentaneamente i lavori di rimozione.
    Si chiamava Steffen M. ed era un giovane giornalista freelance di 27 anni che stava documentando per il suo canale youtube lo sgombero da parte delle forze dell'ordine delle case sugli alberi costruite negli anni dagli attivisti. E' caduto mentre attraversava un ponte sospeso tra due alberi che ha ceduto al suo passaggio. Il ragazzo di Leverkusen - un paese vicino Colonia - esperto arrampicatore, secondo quanto riferiscono gli attivisti, indossava un casco con la telecamera che probabilmente potrà essere utile nella ricostruzione dell'incidente, riferisce Bild citando la procura. Dubbi che si sia trattato di un tragico incidente non dovrebbero esserci: "Dagli ultimi riscontri delle indagini non ci sono prove sufficienti per procedere contro terzi" ha dichiarato oggi la procura di Aquisgrana. Nessun indagato quindi. Il ministro degli Interni del Land tedesco, il cristiano-democratico Herbert Reul, ha deciso la sospensione dello sgombero e si è rivolto agli attivisti perchè liberino volontariamente le casette sugli alberi per evitare il possibile ripetersi di incidenti. Ma in giornata i toni sono tornati accesi: "Alcuni attivisti e facinorosi - ha sottolineato - usano questa moratoria per costruire nuove case e, cosa che trovo peggiore, per sbarrare le vie di fuga. Questo genere di cose mi risultano incomprensibili". Non è stato ancora deciso quanto tempo durerà la sospensione dei lavori di rimozione da parte delle forze dell'ordine. Ma è certo che sarà temporanea: "Che le case debbano essere distrutte è incontestabile", ha dichiarato oggi Reul. Il tribunale del Land aveva dato ragione al colosso dell'energia RWE circa la proprietà del bosco dopo un lungo contenzioso e il disboscamento sarebbe dovuto cominciare già da ottobre. Intanto oggi gli ambientalisti hanno depositato 500.000 firme a Duesseldorf, presso il governo del Land, per sostenere la protezione e il mantenimento del bosco centenario mentre il dibattito sulla politica energetica tedesca e l'uscita del carbone ricomincia a prendere quota. (ANSA)

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