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Costa, chi gestisce la caccia deve rivedere la gestione

Centinaio, ne parlerò con colleghi di Ambiente e Affari regionali

Redazione ANSA ROMA

Costa (M5S), rivedere la gestione della caccia. "Contro il bracconaggio massima severità. Nel contratto di Governo, peraltro, c'è scritto questo incremento di aggressività verso il bracconiere, colui che è fuori legge. Per la caccia il discorso nel contratto di Governo non è previsto. Le organizzazioni che gestiscono sul territorio la caccia devono, secondo me, incominciare a guardare con un occhio diverso al territorio che loro gestiscono. A come si gestisce il tesserino, come si gestisce l'accesso al territorio libero del cacciatore, rispetto al medesimo accesso libero del cittadino che vuole andare a castagne piuttosto che a funghi". Così a Sky TG24 il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, commentando l'incidente avvenuto ieri in provincia di Imperia, in cui un ragazzo di 19 anni è morto per il colpo di un cacciatore.

Centinaio (Lega), su caccia e fauna parlerò con Costa e Stefani (Lega). "Nei prossimi giorni chiederò un incontro ai Ministri Costa (Sergio, Ambiente, n.d.r.) e Stefani (Erika, Affari regionali, n.d.r.) per affrontare le due problematiche relative alla caccia e al contenimento degli animali selvatici, che stanno mettendo in ginocchio la nostra agricoltura. Sono due argomenti troppo importanti per dibatterne solo sui giornali o sui social. Ne parleremo ognuno per le sue competenze". Lo ha detto in un comunicato il Ministro delle Politiche agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio (Lega).

Chiamparino (Pd) a Costa, faccia un decreto e Piemonte lo vota. "Un suggerimento non richiesto al ministro Costa: faccia un decreto che diventi immediatamente esecutivo, le ragioni d'urgenza mi pare non manchino. Da parte mia posso garantire che la Regione Piemonte non farà ricorso di costituzionalità". Così il governatore piemontese, Sergio Chiamparino, commenta le dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che al Corriere della Sera ha annunciato la volontà di fare un appello alle Regioni perché vietino la caccia la domenica.

Fontana (Lega), caccia fa parte di nostra cultura. "Ieri si è verificato un episodio drammatico. Bisogna cercare di essere più attenti, ma la caccia fa parte della nostra cultura e non credo possa essere eliminata". Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a chi gli chiedeva se fosse d'accordo con la proposta del ministro per l'Ambiente Sergio Costa di eliminare le domeniche dal calendario venatorio dopo l'incidente in cui ha perso la vita il giovane Nathan Labolani.

De Petris (Leu) bene Costa, stop a caccia la domenica. "Cancellare le domeniche dal calendario venatorio, dopo il gravissimo incidente costato la vita a un ragazzo di appena 19 anni, è una decisione assolutamente condivisibile, anche se è solo un inizio: servono misure di sicurezza più rigorose per l'incolumità di tutti". Così la senatrice di LeU Loredana De Petris commenta le dichiarazioni al Corriere della Sera del Ministro Sergio Costa, dopo l'incidente di Apricale.

Giammanco (FI), bene Costa, si vieti in fondi privati. "Ogni anno la stagione venatoria registra un impressionante bollettino di guerra per il numero di vittime che provoca. Bene, quindi, l'input del Ministro Costa a rivedere la normativa di un'attività che rappresenta un rischio per la vita di molti". Lo afferma Gabriella Giammanco, Vicepresidente di Forza Italia al Senato. "Da anni sostengo che, in primis, si dovrebbe introdurre il divieto di caccia nei fondi privati, a prescindere che ci sia o meno il consenso del proprietario. La norma in vigore è incivile, non è rispettosa della proprietà altrui e può mettere a repentaglio l'incolumità di tutti, in particolar modo dei soggetti più indifesi, come i bambini molto piccoli" conclude Giammanco.

Animalisti, illegali pdl Lombardia su richiami e migratori. "Domani 2 ottobre i Consiglieri della Regione Lombardia voteranno due proposte di legge che, se approvate, consentiranno ancora una volta la cattura di uccelli selvatici per usarli come richiami vivi nella caccia da appostamento e l'uccisione di piccoli uccelli migratori non cacciabili. Ciò avviene a poche ore dalla tragedia di Imperia. Il tutto violando fragorosamente la norma europea (Direttiva Uccelli), la legge nazionale per la tutela della fauna e la Costituzione italiana". Lo scrivono in una nota congiunta le associazioni ambientaliste Lac, Lav, WWF, Cabs, Lipu, Enpa e Legambiente. "Le due leggi saranno pienamente sindacabili per il danno erariale, sia in sede penale che di Corte dei Conti, con le relative responsabilità a carico dei consiglieri - aggiungono le ong -. Ci appelliamo al Presidente della Regione Attilio Fontana perché fermi le due proposte di legge, e ai Consiglieri regionali affinché non cadano nel tranello teso loro dai cacciatori".

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