Escursioni guidate, convegni, azioni di volontariato, birdwatching, citizen science. Un week-end ricco di iniziative in tutta la penisola quello che promuovono Legambiente e Wwf per la Giornata Mondiale delle zone umide, che si celebra ogni anno il 2 febbraio, per ricordare la firma della Convenzione di Ramsar del 1971. Luoghi e orari degli eventi si trovano sui siti internet delle due ong.
Paludi, torbiere, distese di acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata sono luoghi che, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantisce risorse di acqua e cibo e svolge una funzione di mitigazione ai cambiamenti climatici.
La tutela delle zone umide a livello mondiale è stata sancita il 2 febbraio 1971 dalla Convenzione di Ramsar, che è sottoscritta oggi da 170 Paesi. In Italia queste aree sono 65, per un totale di 82.331 ettari. Sono anche tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. La pressione antropica e il riscaldamento globale ne mettono sempre più a rischio gli equilibri delicati e complessi, basti pensare che nell'ultimo secolo, oltre il 64% delle zone umide sono ormai scomparse.