Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Imprese economia circolare, rischio paralisi raccolta e riciclo rifiuti

Unicircular, dopo sentenza Consiglio di Stato su materie prime

Redazione ANSA

"Rischiano la paralisi le attività di raccolta e riciclo dei rifiuti, dopo la sentenza del Consiglio di Stato degli scorsi giorni (28 febbraio, n.1229) che ha stabilito che non spetta alle Regioni individuare i criteri che consentono ai materiali prodotti dal riciclo di non essere più considerati rifiuti ma 'materia prima secondaria'". A lanciare l'allarme il Presidente di Unicircular, l'Unione delle imprese dell'economia circolare, Andrea Fluttero che si è appellato al ministero dell'Ambiente perché vengano "scongiurate nuove situazioni emergenziali in tutta Italia connesse alla gestione dei rifiuti".

Secondo quanto indicato dalla sentenza, spiega Unicircular, "le Regioni non potranno più stabilire con autorizzazione ordinaria quando il riciclo può dirsi completato, in quanto il potere di determinare la cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste, cioè prodotti e materiali commercializzabili e utilizzabili al posto delle normali materie prime) compete in prima battuta all'Europa e in seconda allo Stato, ma non anche alle Regioni o enti delegati".

Ora, viene osservato, "l'impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in 'end of waste' limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato, provocando il blocco dei ritiri di migliaia di tonnellate di rifiuti da parte degli stessi impianti". "E' l'ennesima situazione paradossale - commenta Fluttero - che le imprese impegnate nella gestione dei rifiuti si trovano a subire. Si rischiano conseguenze molto gravi per l'igiene pubblica, la salvaguardia dell'ambiente e per la stessa sopravvivenza di molte imprese del settore. Bloccare le attività legali poi non fa che creare più spazio ai traffici illeciti dei rifiuti. Abbiamo chiesto con urgenza agli uffici del ministero dell'Ambiente un confronto per cercare soluzioni". 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA