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Divieto import Cina,'senza casa' 122 mln tonnellate plastica

Ora soluzioni alternative per paesi come Usa,Germania e Giappone

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Il divieto varato dalla Cina relativo all'import di rifiuti plastici dagli altri Stati lascerà 'senza casa' 122 milioni di tonnellate di plastica in tutto il mondo.

Con l'obbligo per i Paesi che finora avevano utilizzato la Cina stessa come destinatario dei propri rifiuti di trovare nuove soluzioni.

E' la conclusione di uno studio pubblicato oggi su Science Advances, che sottolinea come si dovrà trovare una destinazione per 111 milioni di tonnellate metriche (122 milioni di tonnellate) di plastica entro il 2030. Dal 1992, la Cina ha importato oltre 116 milioni di tonnellate dal 1992 di bottiglie, contenitori per il cibo e buste di plastica, ricevute in gran parte da Paesi come Usa, Giappone e e Germania.

A partire già dagli anni Ottanta era diventata una grande importatrice di rifiuti, che riciclava per farne materia prima.

I paesi industrializzati mandavano li' in media la meta' o piu' della loro spazzatura differenziata, come la plastica o la carta. Negli ultimi anni, però, la Cina ha cominciato a porsi il problema del gravissimo inquinamento del suo territorio. Di qui la decisione di vietare l'importazione di rifiuti dall'estero, per ridurre la massa di materiali inquinanti. Molta della spazzatura non veniva riciclata, per inefficienze del sistema o perché fortemente contaminata da altri materiali, e finiva nell'ambiente, già fortemente inquinato.

Il primo gennaio di quest'anno è stata bloccata l'importazione di materiali come le plastiche e il cartone, creando grossi problemi per le aziende di raccolta. Il primo marzo sono stati imposti limiti più stretti alle importazioni rimanenti.(ANSA).

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