Bolivia nel segno presidente Morales

Il Paese si presenta con la Royal Quinoa, il 'tesoro' delle Ande

Redazione ANSA MILANO

MILANO - Con la partecipazione entusiastica del suo presidente, Evo Morales, la Bolivia ha presentato ufficialmente il suo padiglione, all'interno del Cluster Cereali e Legumi, a Expo, il 12 giugno.  E' la prima volta che la Bolivia partecipa a un'Esposizione universale con un suo padiglione, all'interno di un cluster. Per la sua presenza a Expo, con uno spazio di 125 metri quadri, il governo ha investito un milione e mezzo di dollari. La Bolivia, con i suoi 10 milioni di abitanti, distribuiti su una superficie di poco più di un milione di chilometri quadrati, vive una fase di crescita economica costante, dall'elezione di Evo Morales come capo del governo, nel 2006. La povertà è passata dal 38% al 18% e il Paese ha i livelli di inflazione più bassi di tutto il Sud America (0,38%). Secondo le organizzazioni internazionali, nel 2015 la Bolivia tornerà ad essere l'economia con la crescita maggiore di tutta l'America Latina (+ 4,3% secondo il Fmi), grazie alla forte domanda interna. In questo contesto florido, la Bolivia ad Expo non dimentica le sue radici ancestrali, e si presenta puntando sulla 'Royal Quinoa', della regione del Deserto di Sale. La quinoa, coltivata in armonia con la natura da migliaia di piccoli coltivatori, è considerata il 'cibo organico del futuro', poiché è l'unico alimento di origine vegetale che possiede non solo proprietà medicinali, ma anche amminoacidi essenziali. Da millenni ha un ruolo centrale nella cultura andina che, all'interno della visione del mondo legata al culto della Madre Terra, l'ha ribattezzata 'chisaya mama', la madre di tutti i cereali, considerati sacri. Questo 'tesoro' della cultura indigena rappresenta, per la Bolivia, una possibile soluzione alla fame nel mondo, sia per i suoi valori nutrizionali (che rendono la quinoa digeribile anche a chi ha problemi alimentari), sia per la sua capacità di adattarsi a differenti condizioni climatiche e di umidità. Nel padiglione, oltre alla quinoa e ad altri cibi di vario tipo (soprattutto tuberi) si incontrano passato, presente e futuro: "ci sono le antiche tecniche di conservazione degli alimenti della cultura andina, così come le azioni concrete che il governo boliviano sta mettendo in atto per scongiurare il pericolo di un futuro nefasto - ha spiegato il commissario del padiglione della Bolivia, Walter Clarems Endara Vera - che diventerà realtà se l'uomo continuerà ad avere un comportamento rivolto al consumismo di massa e distruttivo".

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