TRIESTE - Si apre sulle grandi stampe del lavoro svolto in 12 anni e in dieci Paesi del caffè dal grandissimo fotografo Sebastiao Salgado. E si rifà allo schema allestitivo dell'Expo di Milano. L'esposizione 'Il Gusto di una città - Trieste Capitale del Caffè' ha aperto oggi i battenti al pubblico nel Salone degli Incanti sulle rive di Trieste.

"Si snoda secondo fil rouge della provvisorietà perché la speranza è di poter arrivare poi a ottenere un vero e proprio museo del caffè", ha spiegato Carlo Bach, direttore artistico di illycaffè, ideatore dell'esposizione. "Si inizia con Salgado che ci deve responsabilizzare sulle origini del caffè - accompagna i visitatori in un tour ideale -. Per un espresso servono 50 chicchi di caffè, che sono 25 bacche, che vengono raccolte dalle persone fotografate da Salgado, che si può ascoltare in una videointervista sulla sua ricerca ultradecennale alle origini del caffè. Siamo stati felicissimi di portarle all'Expo perché è un progetto nato molto tempo fa".

La prima zona racconta il caffè, dalla piantina alla tazza. La seconda area indaga invece il periodo storico in cui il caffè è fiorito a Trieste e la relazione che c'era con le altre città della Mitteleuropa: Vienna, Praga e Budapest. Lungo le parti del salone scorrono, su grandi schermi, rarissime foto storiche delle città e dei loro caffè letterari, rintracciate negli archivi dell'Österreichischen Nationalbibliothek di Vienna, del Museo della Città di Praga e della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste.

Un altro spazio è dedicato in particolare alla storia del caffè a Trieste. Mentre in un angolo è presentato il prototipo del "Personal blender", la macchina progettata da illycaffè e destinata a segnare il passo verso il futuro del consumo della bevanda. Nella mostra non mancano gli spazi in cui effettuare una visita virtuale "ai luoghi di culto e di produzione del caffè a Trieste e al Coffee Cluster del Caffè di Milano, anche in 3D con un oculus reef".