Clima, Edison accende dibattito

Seminario in vista Cop21 di Parigi con Lescoeur e Galletti

Redazione ANSA MILANO

MILANO - A due mesi dalla Conferenza delle Parti sul clima Cop21 di Parigi, Edison riaccende il dibattito sulle ripercussioni che il riscaldamento globale ha e avrà sugli assetti economici, sociali e ambientali con un incontro dal titolo "Cambiamenti climatici e impatti geopolitici". A parlarne sono stati importanti ospiti nazionali e internazionali in un seminario organizzato a Palazzo Edison, a Milano, nell'ambito del palinsesto di eventi "Edison Open 4Expo". La giornata si è aperta con il discorso del Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. "La conferenza Cop 21 - ha osservato Galletti - può rappresentare il paradigma di un nuovo ordine mondiale. L'accordo di Parigi sul clima non può però essere punitivo, ma il risultato di un'intesa, motore di sviluppo e innovazione". In questo senso, ha proseguito il ministro, "l'Europa a Parigi ha una missione complessa e importante: essere il motore di un'intesa che tanga dentro tutti, che sia accettabile sia per i paesi ricchi sia per quelli poveri". A ringraziare il ministro per il supporto dell'Italia nel processo negoziale sul clima, è stato l'amministratore delegato di Edison, Bruno Lescoeur. "I temi dei cambiamenti climatici e della disponibilità delle risorse sono intimamente legati al settore dell'energia - ha osservato l'ad - che condivide la responsabilità di accompagnare la società nel suo sviluppo futuro e nel percorso di decarbonizzazione. Edison, insieme a tutto il Gruppo EDF, vuole essere in prima fila assicurando un mix di generazione a basse emissioni di CO2".

La giornata è proseguita con due tavole rotonde: la prima sugli effetti che un accordo internazionale sui cambiamenti climatici potrebbero avere sulle dinamiche geo-politiche e la sicurezza globale; la seconda, sul modo in cui le imprese possono conciliare le loro strategie di sviluppo industriale con le politiche di de-carbonizzazione stabilite dai Governi. Tra gli ospiti intervenuti, la docente indiana Leena Srivastava - direttrice esecutiva di Teri, l'organizzazione per lo sviluppo sostenibile fondata dall'economista premio Nobel per la Pace, Rajendra Pachauri -, l'economista Tebaldo Vinciguerra, officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, che ha contribuito alla stesura della lettera enciclica "Laudato Sì", il presidente della Commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci. Il seminario si è chiuso con un dialogo fra Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo-politica Limes, e Francesco Rutelli, presidente della fondazione "Centro per un Futuro Sostenibile". 

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