Si è tenuto oggi, presso la Scuola di
Perfezionamento delle Forze di Polizia, il seminario
internazionale "Tackling Corruption in Sport - Contrastare la
Corruzione nello Sport" organizzato in collaborazione fra il
Ministero degli Affari Esteri, la Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Ufficio per lo Sport, Coni e Anac.
Al consesso ha partecipato in qualità di relatore il vice
capo della Polizia, Nicolò Marcello D'Angelo, che ha rimarcato
il ruolo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; attraverso
lo SCIP - Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ed il Punto di Contatto Nazionale e la Sport Integrity Unit in
seno all'Interpol di Lione, la Direzione Centrale della Polizia
Criminale è parte attiva nel contrasto alle infiltrazioni della
criminalità organizzata nel settore sportivo.
In particolare è stato ribadito come l'Italia sia stata una
delle prime nazioni ad attivare le proprie forze di polizia e di
conseguenza allertare le law enforcement degli altri paesi
affinché il contrasto alla frode ed alla corruzione della
'performance sportiva' sia affrontato con sistemi
multidisciplinari attraverso sinergie e partnership tra sistema
sportivo e giudiziario, a livello nazionale ed internazionale.
La lotta al match fixing deve essere affrontata innalzando il
livello di collaborazione internazionale e di partenariato tra
pubblico e privato, ed in quest'ottica è fondamentale l'attività
di monitoraggio e analisi del fenomeno stilata dall'Unità
Informativa Scommesse Sportive (UISS) del SAC - Servizio di
Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
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