Per la prima volta il Csm ha aperto
le porte agli studenti di scuole medie e superiori per ospitare
la giornata mondiale del libro. Un evento che si celebra in più
di 100 Paesi e che è stato voluto e introdotto dall'Unesco.
Protagonisti dell'appuntamento sono stati gli studenti di tre
licei romani (Tito Lucrezio Caro, Virgilio e Socrate)
e della scuola media di via Casal Bianco, che senza tradire
l'emozione, hanno letto brani sul tema della legalità e della
democrazia, spaziando da Tucidide (con la collaborazione del
consigliere del Csm Giuseppe Fanfani) a Montesquieu, da
Calamandrei a Gerardo Colombo, sino al capo dello Stato Sergio
Mattarella. Altre letture hanno riguardato alcuni degli articoli
più significativi della Costituzione, a 70 anni dalla sua
entrata in vigore. "Il binomio tra cultura e legalità è
inscindibile" ha detto il vice presidente Giovanni Legnini,
spiegando le ragioni dell'iniziativa. L'evento, organizzato
dalla Sesta Commissione del Csm in collaborazione con i
Ministeri dell'Istruzione e dei Beni Culturali e il Centro per
il Libro e la Lettura, si inquadra negli interventi messi in
campo da Palazzo dei marescialli e dal Miur e da altri soggetti
del mondo della giustizia per diffondere il rispetto delle
regole e la cultura della legalita' nelle scuole.Perchè , come
ha evidenziato ancora Legnini, "la lotta alla criminalità non
può essere fatta ricadere solo sulla magistratura e le forze
dell'ordine ma deve vivere nelle scuole". E "in una società in
cui prevale l'illegalità e il crimine organizzato non c'è
speranza, non c'è futuro per nessuno", come ha rilevato Paola
Balducci, presidente della Sesta Commissione.
A breve ci sarà un altro appuntamento frutto della
collaborazione con il Miur e ricordato da Giovanna Boda,
direttore generale al ministero di viale Trastevere : la notte
bianca della giustizia, che nel primo sabato di maggio vedrà,
come già accade da qualche anno, le porte di tribunali e procure
aperte agli studenti e i magistrati come ciceroni.
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