Nella sala della Protomoteca in
Campidoglio si è svolta stamane la premiazione della prima
edizione del concorso "Dai tu un nome alla violenza" promosso
dalla Associazione "Insieme a Marianna" riservato alle classi
medie superiori degli istituti di Palagonia e Senigallia,
patrocinato dalla Commissione Pari Opportunità della Rai.
Il premio è intitolato a Marianna Manduca, vittima di
femminicidio ed ha visto i ragazzi lavorare a video ed elaborati
scritti sul tema della violenza di genere. L'Associazione si è
infatti costituita dopo l'assassinio della donna e la condanna
dello Stato Italiano per l'inerzia dei pubblici ministeri che
non avevano dato seguito alle molte denunce di Marianna Manduca.
Ne sono fondatori Carmelo Calì, cugino di Marianna e sua moglie
Paola che hanno adottato i sui tre figli. Gli avvocati Alfredo
Galasso e Lica D'Amico li hanno assistiti per quasi dieci anni
in una lunga battaglia giudiziaria. La storia di Marianna
Manduca è stata anche raccontata nel film "I nostri figli" che
la Rai ha mandato in onda il 7 dicembre scorso, per la regia di
Andrea Porporati, con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti.
Tra i partecipanti all'incontro con gli studenti anche la
presidente, la senatrice Valeria Valente, Presidente della
Commissione sul Femminicidio. "Il fenomeno della violenza di
genere non è assolutamente emergenziale - ha detto - per quanto
i dati ci raccontano di una continua emergenza. Mentre per
emergenza noi intendiamo una cosa che accade all'improvviso e
non è prevedibile. Il fenomeno delle violenze di genere invece
ha radici profonde, radicate in un modello sociale, culturale
che si è purtroppo consolidato nel nostro paese e che viene da
molto, molto molto lontano" e "duro a morire". E rivolta ai
giovani a esortato a ricordare sempre che "l'amore non può
essere mai violenza".
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