Tra le disposizioni che il ministro
dell'Istruzione Marco Bussetti intende introdurre, ve ne è una
che farà piacere a decine di migliaia di precari in "odore" di
immissione in ruolo: la loro assunzione avverrà con le modalità
precedenti alla Legge 107/15, quindi non più tramite algoritmi
su base nazionale, come accaduto nel 2016, quando il piano
straordinario di assunzioni portò lontano da casa migliaia di
docenti. Il titolare del Miur ne ha parlato in una intervista a
La tecnica della scuola.
"L'algoritmo di cui si parla - ha spiegato, rispondendo ad
una domanda - è stato usato una sola volta e sappiamo con che
effetti. Ha generato molta sofferenza agli insegnanti e alle
loro famiglie. Le immissioni di quest'anno si faranno con
normali procedure di scorrimento delle graduatorie. Come ho
annunciato anche in Parlamento, faremo a breve il concorso per i
Dsga, i direttori dei servizi generali e amministrativi. E
quest'anno chiederemo di poter assumere sui posti liberi a
seguito di pensionamento.
Quanto al prossimo concorso per i dirigenti scolastici, che
partirà a giorni con la prova preselettiva, Bussetti ha
ricordato che "I nostri istituti hanno bisogno di dirigenti
scolastici preparati e motivati. Questo concorso, atteso da
tempo dal mondo della scuola, è una prima importante risposta
alle esigenze del nostro sistema di istruzione. Puntiamo a
ridurre il fenomeno delle reggenze, fino alla loro definitiva
eliminazione. La reggenza è una soluzione tampone, non può
essere la regola. Seguiranno nei prossimi anni altre selezioni.
Se la modalità dei quesiti a risposta multipla non verrà
ritenuta opportuna o efficace, interverremo per correggerla".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA