"Credo che papà fosse un europeista
nel senso mazziniano del termine: credeva in una Europa
solidale, neutrale ma non distaccata e credeva che l'Europa
dovesse divenire non una confederazione bensì un luogo di
accoglienza e di formazione culturale. Purtroppo quello che non
e' successo e che è stato il vero motivo sua uccisione". A
parlare all'ANSA è Maria Fida Moro, primogenita dei quattro
figli del leader democristiano. Ieri all'esame di maturità uno
dei temi ha puntato sulla visione dell'Europa di Moro, aperta e
inclusiva, come quella di De Gasperi. Secondo Maria Fida, il
padre "è stato ucciso per il suo ruolo in Europa. Il vero
obiettivo da raggiungere con la morte di mio padre era
distruggere questo progetto politico dell'Europa e in
particolare togliere dallo scacchiere una delle poche persone
capaci di portarlo avanti. Anche grazie alla posizione
strategica dell'Italia, papà voleva che l'Europa facesse da
anello di congiunzione e distacco al tempo stesso tra i due
blocchi, la Nato da una parte e il e blocco sovietico
dall'altra, vedeva bene l'Europa come luogo di incontro e
separazione al tempo stesso. Attraverso la cultura europea,
antica, sofisticata, voleva ottenere un vantaggio che fosse per
il bene dell'umanità. Voleva una Europa autorevole che potesse
fare da sponda, margine e indicatore di un futuro da raggiungere
attraverso la mediazione: tutto quello che non è oggi". "La
morte di papà - dice ancora Maria Fida Moro - serviva a questo,
come la morte di tanti altri in Europa. Spero che i giovani, i
più svegli e i più attenti vedano questo collegamento, ho
fiducia nell'umanità giovane". Il dubbio è che i programmi di
storia non arrivino fino a tempi così recenti. "Spero che i
ragazzi riescano a supplire alla non conoscenza storica diretta
con intuito e sensibilità". Di una Europa "autorevole,
ragionevole e colta - ragiona Maria Fida Moro - si sente la
mancanza, quello che sta avvenendo nel mondo riporta proprio a
questa assenza. Oggi manca chi svolga questo ruolo a favore
dell'umanità e non contro: a dividere siamo capaci tutti" "Le
modalità che il mondo ha intrapreso temo vadano verso una nuova
forma di nazismo, il che sarebbe terribile", conclude la figlia
dello statista ucciso 40 anni fa.
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