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Ferro sulla legalità, la nostra è una battaglia culturale

Ferro sulla legalità, la nostra è una battaglia culturale

Il sottosegretario all'Aquila, la repressione da sola non basta

L'AQUILA, 23 maggio 2023, 12:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Siamo qui per lanciare un messaggio ai giovani, quello di difendere libertà e democrazia".
    Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell'Interno, Wanda Ferro, all'Aquila per un incontro all'Auditorium del Parco, in occasione della Giornata per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa, dedicata agli studenti.
    "La giornata di oggi - ha detto ancora il sottosegretario Ferro - chiede a ciascuno di noi di scegliere da che parte stare. Il vero motore della lotta alla criminalità non può essere solo affidato ai bravi magistrati, ma appartiene a tutta la società e ai giovani in modo particolare, partendo dalla cultura non dell'antimafia, ma del rispetto delle regole. Le scorciatoie durano sempre troppo poco e non portano a strade migliori".
    "In un momento in cui ci sono stati dei colpi che abbiamo dato alla criminalità organizzata, ma ancora nulla è stato sconfitto se non una parte - ha detto ancora Ferro, - c'è un percorso da fare che non può essere quello della repressione, solo quello culturale".
    Presenti all'incontro con i giovani Pierluigi Biondi, sindaco dell'Aquila, Cinzia Torraco, prefetto dell'Aquila, David Mancini, procuratore della Repubblica per il Tribunale dei Minori dell'Aquila, Roberta D'Avolio, presidente dell'Anm Abruzzo, Massimiliano Nardocci, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, e Gianluigi D'Alfonso, comandante della Guardia di Finanza in Abruzzo.
    La manifestazione, parte integrante del Premio Borsellino che da gennaio ha coinvolto centinaia di alunni degli istituti superiori e che terminerà ad ottobre con la consegna del riconoscimento dedicato al magistrato, si propone come l'occasione per ricordare e commemorare la strage di Capaci a 31 anni esatti dalla tragica morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta.
   
   

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