Partirà giovedì 17 maggio "No
'ndrangheta tour", il giro per la Calabria con due camper
organizzato dall'associazione "Legalità Organizzata", fondata
dall'ex imprenditore calabrese e testimone di giustizia Pino
Masciari e presieduta dall'avvocato Roberto Catani. Il viaggio
per la regione inizierà da Limbadi (Vibo Valentia), dove dopo la
morte di Matteo Vinci, ucciso da un'autobomba il 9 aprile scorso
a Limbadi, si sono purtroppo registrati altri omicidi dalle
modalità mafiose. I camper andranno poi, nella stessa giornata
del 17 maggio, a Gioia Tauro e Oppido Mamertina, quindi il 18
maggio a Locri, proseguendo per Polistena
(Rc) e Palmi, tutti Comuni in provincia di Reggio Calabria,
approdando il 19 maggio a Catanzaro e Soverato (Catanzaro). Il
20 maggio i camper attraverseranno la costa ionica centrale e si
fermeranno a Isola Capo Rizzuto, Crotone, Bisignano e Corigliano
Calabro (Cosenza), da dove proseguiranno il 21 maggio per
Lamezia Terme (Catanzaro) e Cetraro (Cosenza), per sostare il 22
maggio a Cassano allo Ionio ed a Cosenza. "Il tour -
precisano gli organizzatori - si concluderà il 23 maggio in
provincia di Cosenza, a San Giovanni in Fiore, centro silano
legato alla figura dell'abate di Celico Gioacchino da Fiore, del
XII secolo, che profetizzò il compimento della giustizia nella
vita terrena, mediante l'emancipazione spirituale e dunque
l'armonia civile degli uomini. L'obiettivo dell'iniziativa -
spiegano Masciari e Catani - è aggregare istituzioni e coscienze
sulla lotta a ogni forma di criminalità organizzata, attraverso
incontri con studenti, con i commissari di Comuni sciolti per
'ndrangheta, rappresentanti dello Stato, del popolo e
della Chiesa, sindaci, associazioni antimafia ed altre
espressioni della società civile. La Calabria
- continuano Masciari e Catani - ha urgente bisogno di unirsi
nella sfida, intanto culturale, alla 'ndrangheta, che è in primo
luogo un modo di pensare e vivere, di gestire il potere
distruggendo l'economia e i servizi pubblici, con conseguenti
emigrazione e spopolamento. Da qui il nostro appello -
concludono Masciari e Catani - alla Calabria sana, ancora
maggioritaria, perché ci sia una partecipazione forte e
contagiosa al tour. Tutti insieme abbiamo il dovere di
restituire, soprattutto ai giovani, la bellezza del fresco
profumo di libertà di cui parlava Paolo Borsellino".
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