The Zen Circus e Motta sono i
nuovi protagonisti dell'edizione 2019 di "Musica contro le
mafie", la manifestazione curata dall'associazione omonima in
programma dal 3 al 7 dicembre a Cosenza. A loro è stato
assegnato il Premio Speciale che ritireranno, con Willie Peyote,
- il Premio Speciale in una serata speciale. A completare la
compagine musicale ci saranno: Mirkoeilcane, Maria Antonietta e
La Rappresentante di Lista. La cantante e scrittrice Maria
Antonietta si esibirà in un set presentando i brani estratti dai
suo tre album compreso l'ultimo "Deluderti".
"La manifestazione - è detto in un comunicato - si
arricchisce ulteriormente di contenuti musicali,
cinematografici, teatrali con panel e workshop dedicati agli
studenti e ai ragazzi provenienti da tutta Italia. Cosenza
diventa così teatro di incontri, proiezioni, giochi educativi,
mostre, concerti, showcase [e le finali nazionali del Premio
omonimo]; tesi a tenere viva la memoria delle vittime innocenti
di mafie. Un ciclo di racconti forti e costanti che evidenziano
le storie importanti che hanno segnato la società civile del
nostro paese. Tutto ciò avviene grazie alla forza espressiva
delle immagini, della parola e della musica per far riflettere,
ricordare persone e veicolare messaggi profondi".
Il prossimo 23 novembre verranno decretati i 10 finalisti
sugli oltre 350 partecipanti al concorso i quali si esibiranno
nei giorni 6-7 dicembre al Teatro Morelli di Cosenza. Le due
finalissime del "Premio Musica contro le mafie 10ma edizione"
vedranno la conduzione di Filippo Roma de Le Iene.
Ci sarà anche l'intervento del presidente onorario di Musica
contro le mafie, don Luigi Ciotti, che incontrerà i giovani
studenti in un momento di riflessione ed approfondimento.
"'Musica contro le mafie - dice Gennaro de Rosa, presidente e
direttore artistico dell'associazione - è un collettivo che
diventa ogni anno più grande e più ricco, di donne e di uomini,
di idee nuove, di energie giovani, di note sempre attuali che
vanno oltre le persone che oggi rappresentano questo "Noi",
rendendolo un generatore di buone pratiche da contrapporre alla
globalizzazione delle cattive idee".
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