Il capo della polizia Franco Gabrielli
ha fatto visita al bene confiscato "Alberto Varone" di Maiano
Sessa Aurunca (Caserta), gestito dalla cooperativa "Al di là dei
Sogni". "Siamo onorati di questa visita che ha significato
ancora una volta la presenza dello Stato al fianco alla società
civile che crede nei percorsi di giustizia e legalità", ha detto
al termine Simmaco Perillo, presidente del consorzio Nuova
Cooperazione Organizzata.
La giornata è stata scandita da un incontro-convegno che ha
permesso di ascoltare l'esperienza di Marco Puglia, magistrato
di sorveglianza, che ha sviluppato progetti di reinserimento di
detenuti proprio sui beni confiscati, e dell'imprenditore
antiracket Antonio Picascia che ha parlato ai ragazzi dei campi
di Libera di come sia necessario rimanere sui territori e
credere nello Stato che sta sempre al fianco di chi denuncia la
criminalità organizzata.
"Qui si realizza la legalità ma soprattutto comunità che cammina
insieme. Queste sono le azioni concrete di cui si ha bisogno:
far vivere i beni confiscati e restituirli alle comunità", ha
detto Franco Gabrielli che ha raccontato del suo lavoro
quotidiano e del lavoro della Polizia ad ampio respiro. Alla
fine della giornata il capo della polizia si è trattenuto a
lungo con i giovani dei campi di Estate Liberi, organizzati da
Libera, che gli hanno posto tante domande e riflessioni e hanno
ascoltato con attenzione le risposte. La visita rientra nel
territorio di Maiano Sessa Aurunca che rientra nel quadro di
incontri che vedranno arrivare sul bene confiscato "Alberto
Varone" tra gli altri anche il prefetto Bruno Frattasi
dell'Agenzia dei beni confiscati e il presidente della
commissione Antimafia Nicola Morra.
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