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Ruffo, Prin penalizza i ricercatori

Ruffo, Prin penalizza i ricercatori

Correttivi per non scoraggiare rientro cervelli

01 marzo 2019, 17:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ANSA) - TRIESTE, 1 MAR - "I criteri di attribuzione degli ultimi finanziamenti PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) penalizzano i giovani ricercatori, cioè quelli che hanno meno di 40 anni". Lo afferma il direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa), Stefano Ruffo, riferendosi al Bando PRIN, dopo aver analizzato i dati dei progetti fino a questo momento approvati e finanziati. Ma, secondo lo stesso Ruffo, per "correggere l'errore sarebbe sufficiente un rifinanziamento di almeno dieci milioni soltanto per la cosiddetta Linea giovani". La Sissa "è molto soddisfatta per quanto riguarda i propri progetti, moltissimi dei quali sono stati finanziati - prosegue il direttore - ma quanto avvenuto crea una discriminazione che scoraggia sia i giovani ricercatori che vorrebbero restare in Italia sia quelli che si tenta di convincere a rientrare dall'estero". Il Bando PRIN è suddiviso in tre linee di finanziamento: standard, giovani e Sud, e "tra queste, quella più penalizzata è la Linea giovani". Secondo Ruffo, "da un lato le condizioni erano molto complesse per i ricercatori con meno di 40 anni, ad esempio creare team tra varie sedi universitarie perché se si è giovani è molto difficile formare cordate, dall'altro sono stati stanziati pochi fondi per questo settore". Dall'analisi effettuata alla Sissa, risulta che per la Linea giovani "sono stati approvati tre progetti su 16 presentati mentre per la Linea standard 41 su 82, almeno fra quelli valutati fino a questo momento". Il direttore della Sissa auspica, dunque, un incremento per almeno 10 milioni di euro a favore dei giovani oppure "la riattivazione di fondi che venivano erogati in passato come Firb giovani o Sir". La Sissa è molto attenta a mantenere alto il livello di "attrattività per i giovani, messaggi come questi vanno invece nella direzione opposta", ha concluso Ruffo.
   

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